Dallo scorso 21 gennaio è possibile vedere una nuova illuminazione che valorizza l’architettura del cortile d’onore: per leggere “a occhi aperti” la storia di statue, busti, monumenti

A distanza di due anni dalla conclusione del grande progetto di riallestimento delle 38 sale del museo, torna ad accendersi una luce nuova su Brera per continuare a vivere un’esperienza “a occhi aperti”.

Da giovedi 21 gennaio, infatti, una nuova illuminazione si è accesa nel cortile d’onore del palazzo di Brera, fulcro centrale del complesso braidense. Entrando di sera da via Brera il visitatore si calerà in una dimensione emozionale incredibile grazie ad una nuova luce morbida
che metterà in evidenza particolari di statue, busti, monumenti.

Una luce che potrà anche essere colorata nei toni, del blu, rosso, verde con scenografie variopinte che saranno programmate per i prossimi eventi con la speranza di riaprire presto le porte del museo al pubblico. “Brera di sera” era la pubblicità di un bellissimo progetto degli anni ’50 in cui si promuoveva la visita serale al museo grazie ad una nuova illuminazione. Il magico fascino del cortile di Brera va in scena dunque con una concezione illuminotecnica che ci permetterà «di leggere con gli occhi la storia del cortile» e anche di «sentire con gli occhi» perché la luce suscita emozioni e stimola i nostri sensi anche in questo periodo così buio. Il progetto nasce grazie al lavoro degli architetti interni del museo, Alessandra Quarto e Angelo Rossi e ha richiesto particolare sensibilità e attenzione per ottenere un’illuminazione funzionale ed emozionale che valorizzasse al meglio l’architettura e l’apparato scultoreo che adorna il cortile. Infatti, rispetto al passato in cui il cortile era illuminato indistintamente con fluorescenti che restituivano solo una illuminazione diffusa, oggi è stato possibile valorizzare tutti gli elementi architettonici e scultorei in maniera differente. Lo spazio del cortile è caratterizzato dalla loggia a doppio ordine sovrapposto capolavoro dell’architetto Francesco Maria Richini, nonché prototipo barocco dei cortili di area lombarda. Il cortile è composto a pian terreno da una teoria di colonne tuscaniche, al piano superiore da colonne di ordine ionico poggianti su basamenti che scandiscono ritmicamente la balaustra in pietra. Il cortile d’onore, il loggiato inferiore e superiore, i corridoi a piano terra sono ricchissimi di monumenti e sculture dedicate ai personaggi illustri milanesi resisi benemeriti nelle diverse discipline delle arti e delle scienze, vissuti alla fine del ‘700 e nel corso dell’800. Statue, busti, monumenti costituiscono il ricco patrimonio statuario di Brera. La teoria degli archi e delle volte su doppio ordine emergerà con delicatezza grazie ad una luce diffusa ed equilibrata, mentre l’illuminazione d’accento, riservata alle statue e ai busti collocati lungo il perimetro del loggiato superiore, a quelli nelle nicchie, ai due monumenti lungo lo scalone di accesso alla Pinacoteca metterà in risalto le figure e i volti della storia di Brera.

Le grandi statue al piano terra che ornano il centro delle arcate del cortile e raccontano di scrittori, poeti, scienziati, matematici, filologi, economisti e saranno animate grazie alla luce che ne esalterà la plasticità rendendoli quasi animati. Questa scelta è stata alla base del progetto illuminotecnico: Valorizzare il luogo più identitario del complesso braidense facendone emergere la storia. Inoltre, una assoluta novità, è quella di integrare il nuovo impianto con un sistema di illuminazione scenografica da utilizzare esclusivamente per eventi e scenari temporanei, anche a seguito delle numerose richieste per eventi serali speciali e concerti, evitando di volta in volta l’installazione di luci aggiuntive. Colori diversi nella gamma RGB daranno vita e stimoleranno letture differenti dell’architettura.

di Dario Mernone