La Regione Lombardia ha vaccinato il 41% della popolazione e dal 2 giugno saranno aperte le prenotazioni per il vaccino ai giovani dai 16 ai 29 anni; sarà fondamentale mantenere alta l’attenzione per diventare (e restare) “bianchi”

A oltre un anno dal primo lockdown vediamo finalmente concretizzarsi due parole che fino a qualche mese fa sembravano poco più che un miraggio: Zona bianca. La Lombardia potrebbe essere una di quelle regioni italiane con ancora meno restrizioni e la data da cerchiare sul calendario è quella del 14 giugno. Fra qualche giorno la Regione Lombardia potrebbe passare in zona bianca: Ma cosa significa? Quando lo sapremo con certezza? Zona bianca è la fascia che indica il minor numero di restrizioni anti-Covid: rimangono solo mascherine e distanziamento sociale, cade il coprifuoco, rimangono chiuse discoteche e sale da ballo – salvo diverse decisioni del governo. Insomma, non è proprio libertà piena, ma ci si avvicina. Ad oggi, il sistema di monitoraggio che decide il colore delle regioni è un mix tra il sistema “vecchio” e il “nuovo”, ma il numero che dovremo guardare per capire se la Lombardia potrà entrare in zona bianca è quello che riguarda l’incidenza, ovvero il numero di contagi ogni 100mila abitanti che si registrano nell’arco di una settimana. Se la Lombardia riuscirà a stare al di sotto dei 5mila nuovi positivi ogni sette giorni e senza altri segnali allarmanti (ricoveri, terapie intensive e relative soglie di rischio), allora potremo diventare “bianchi”. Gli esperti stimano la data del 14 giugno per il “salto”: La Lombardia dovrà stare sotto la soglia dei contagi per almeno tre settimane di fila per tagliare il traguardo. Nonostante l’inizio in salita, se la Lombardia può sognare la zona bianca è merito delle misure adottate fino ad ora e della campagna vaccinale. Ad oggi (24 maggio, n.d.r.), il 41% della popolazione lombarda ha ricevuto almeno una dose del vaccino anti-Covid e dal 2 giugno la Regione Lombardia aprirà le prenotazioni per la fascia d’età dai 16 ai 29 anni. L’attuale organizzazione della campagna regionale consente la somministrazione di 85mila inoculazioni al giorno, corrispondenti alle dosi a disposizione; per incrementare ulteriormente il ritmo sarebbe necessario aumentare le dosi. La campagna vaccinale e la luce della zona bianca non significano che possiamo abbassare la guardia, l’attenzione deve rimanere alta e gli esperti continueranno a sorvegliare la diffusione delle varianti del virus e l’efficacia dei vaccini. A sforare la soglia dei 50 casi ogni 100mila abitanti basta poco, ed è un attimo che si torna nuovamente in zona gialla.

di Laura Ruggeri