La “sanità italiana” da decenni è quasi inesistente

Quello che un tempo era il miglior servizio sanitario italiano nel mondo, da tantissimi anni è meno di un miraggio. Tutti i cittadini di questo nostro Paese allora ricevevano cure efficienti gratuitamente e subito. Oggi scarseggiano i medici di base e gli ospedali quasi sempre impongono tempi di attesa improponibili, costringendo coloro che hanno bisogno di cure a pagare somme a volte ingenti per far fronte ai propri bisogni sanitari. Ormai il Nord ed il Sud sono protagonisti entrambi nel non essere sanitariamente pronti così come dovrebbero. E la politica…………..? E’ vergognosamente assente ed incapace mentre i cittadini, così come prima, pagano i contributi tempestivamente.

La pandemia, che ha colpito noi ed il Pianeta in generale, vede la nostra sanità uscire più indebolita non avendo fatto tesoro della terribile esperienza di questi ultimi due anni.

Gli ospedali operano con risorse ridotte al minimo e segnate da ciò che è accaduto. Gli arretrati di accertamenti, screening, esami vari, interventi chirurgici accumulati nei mesi precedenti ancora da smaltire, gli innumerevoli ritardi diagnostici che si sono registrati, aggravano fortemente il sistema sanitario rendendolo improduttivo.

La legge di bilancio appena approvata non sembra tuttavia poter raccogliere la sfida delle necessità assistenziali.

Sembra mancare in questo momento, certamente caotico, la capacità di ridisegnare il nostro Sistema Sanitario Nazionale alla luce della esperienza pandemica e dei nuovi bisogni di salute che peraltro non sono più quelli del 2019.

Andrebbe rivisitato il rapporto tra Stato Centrale e Regioni nel rispetto delle autonomie ma anche considerando le criticità emerse durante la pandemia.

Il Pnrr contiene progettualità importanti ma passeranno anni prima che possano andare a regime e restano moltissime incognite su come poi potranno funzionare vista la grande carenza di medici ed infermieri.

Ci chiediamo però se l’Azienda Italia abbia gli uomini giusti ai posti giusti. Ministri, Assessori, Parlamentari, uomini dello Stato hanno mai diretto almeno un negozio di frutta e verdura con tutto rispetto per la frutta e verdura? Le aziende private che debbono pareggiare i conti facendo saltare inoltre “l’utile” per gli azionisti vanno avanti perché si assicurano le persone idonee a portare avanti i programmi aziendali. L’Azienda Italia è certa di avvalersi di persone veramente competenti? Dai risultati che non affiorano si direbbe purtroppo di no. Forse i cittadini, che rischiano di perdere il valore aggiunto del nostro Sistema Sanitario, quando andranno a votare dovrebbero più approfondire a chi stanno per affidare il mandato per essere rappresentati.

di Salvatore Randazzo