Maxi tangenti di 1,5 milioni di euro et similia sono tempeste che possono travolgere l’Unione stessa

Il Qatargate dei nostri giorni sta rischiando di mandare in frantumi la qualità principale del progetto europeo: La trasparenza. Venendo meno la stessa saltano i valori democratici che ne costituiscono giusto pilastro. Quelle montagne di soldi trovati in alcuni appartamenti di membri del Parlamento europeo sono dinamite più che denaro, mettendo in risalto malattie di una, al momento, delle grandi famiglie politiche europee che a suo tempo hanno contribuito a realizzare l’Europa, intaccando la visione dei padri fondatori, offendendo tutti quei cittadini che nella stessa hanno creduto.

Tutti gli Europei hanno bisogno dell’Unione Europea, senza la stessa per ciascuna nazione sarebbe difficile vivere con il resto del Pianeta. L’Europa è la forza degli europei e nessuno può permettersi, come volgarmente è successo, di tentare di distruggerla.

Ci sono stati dei corruttori che per sporcare hanno avuto bisogno dei corruttibili che nei giorni passati in Europa purtroppo ci sono stati. I corruttibili hanno approfittato dell’assenza di meccanismi di controllo per vergognosamente procurarsi illecito arricchimento, sporcando l’immagine europea nel suo insieme.

Il Qatargate impone, necessariamente, una più accurata selezione del personale politico che ne possa rappresentare degnamente l’Istituzione. E’ dunque vitale cambiare criteri che diano all’Istituzione rappresentanti seri, più competenti e credibili. Si è invece preso atto di soggetti che si sono occupati di giochi di palazzo, dimostrandosi disponibili vergognosamente alla corruzione ed al malaffare. Risulta strano che non ci sia stata la possibilità o la volontà di verificare segnali negativi circa la correttezza dell’operato dei singoli.

Ci auguriamo che da subito venga compiuta una operazione di totale pulizia. Si nota come purtroppo all’interno della sinistra democratica e non solo ci sia troppa tolleranza verso l’affarismo e di ciò ne fa le spese l’Europa e dunque tutti noi cittadini.

Infatti, i sacchi di denari, attualmente sono stati trovati nell’appartamento della vicepresidente del Parlamento Europeo, la socialista Eva Kaili, mentre la tela della corruzione si allarga con l’ex eurodeputato de PD e di Articolo 1: Antonio Panzeri, considerato il manovratore delle corruzioni di membri del Parlamento. Purtroppo lo scandalo tocca l’Italia e non solo. Ci sarebbero, si sostiene anche i servizi segreti del Belgio e degli Emirati dietro lo scandalo dei “regali”.

Il PD venuto a conoscenza dei fatti ha promesso di adottare la massima inflessibilità verso i colpevoli, annunciando di costituirsi in giudizio “parte lesa”. Speriamo che il PD si voglia rendere conto che concretamente la questione morale deve avere come punto di partenza e d’arrivo sempre la priorità.

Di Salvatore Randazzo