CARIE NEI BAMBINI: COME PREVENIRLA (parte prima)

A cura del Dott. Aurelio Cazzaniga
Medico Dentista – Specialista in Chirurgia Generale
Direttore Sanitario della Struttura

La carie dentale è una malattia infettiva che colpisce lo smalto e la dentina dei denti, estendendosi dalla superficie alla profondità del dente, provocando una progressiva demineralizzazione e distruzione. Rappresenta ancora oggi una delle patologie più diffuse nei bambini.

Le cause della carie sono principalmente tre.

I Batteri presenti nel cavo orale che hanno la capacità di acidificare gli zuccheri, formando un biofilm attorno ai denti che porta ad una demineralizzazione dello smalto dei denti stessi. Il batterio cariogeno più importante è lo Streptococco Mutans trasmesso dalla madre al feto e/o al neonato. Un test salivare alla madre è in grado di valutare la presenza del batterio, così da intraprendere una terapia con clorexidina durante il periodo di gestazione. Dopo la nascita la madre deve evitare manovre di scarsa igiene, come succhiare il biberon o assaggiare la papa con lo stesso cucchiaino che verrà messo in bocca al bimbo.

La dieta. La frequenza con cui gli zuccheri vengono assunti è la causa più importante nella genesi della patologia. Il bimbo deve evitare di assumere zuccheri fuori pasto con le merende o con caramelle. Le merende non devono essere a base di zuccheri.

Difese dell’ospite. Questo aspetto riguarda essenzialmente la saliva, che esercita un’importante azione difensiva, agendo in senso antimicrobico, alzando il valore del  pH e diminuendo l’acidità del biofilm cariogeno. Contiene inoltre elementi anticariogeni forniti dai sistemi antimicrobici (lisozima , perossidasi ) ed immunitari ( igA secretorie).

Ma quali sono le buone norme che bisognerebbe rispettare per avere una corretta igiene orale in età pediatrica? L’Università Sapienza di Roma ha redatto un protocollo:

  • Pulire con una garza imbevuta d’acqua le gengive dei neonati che non hanno ancora i dentini, dopo ogni poppata.
  • Appena spuntano i denti da latte, pulirli con una garza umida o un dito di gomma . Può essere utile dare loro , fin da piccolissimi, uno spazzolino da denti morbido con cui giocare.
  • Da uno a tre anni è il genitore che deve lavare i denti al bimbo, usando uno spazzolino morbido a testina piccola, spazzolando dalla gengiva verso il dente, almeno 5 volte.
  • Dai 4 ai 5 anni la supervisione dell’adulto resta indispensabile.
  • Dopo somministrazione di sciroppi, soprattutto se usati per lunghi periodi, bisogna lavare subito i denti del bimbo.
  • Dopo i sei anni può bastare l’uso di un dentifricio ricco di fluoro, 2/3 volte al giorno ( La Società Italiana di Odontoiatria Infantile non ritiene più utile somministrare fluoro per via generale ai bambini dopo i sei anni, ritenendo sufficiente l’azione locale del fluoro sui denti)
  • L’uso del succhiotto edulcorate deve essere assolutamente evitato: il succhiotto ed il biberon vanno tolti dopo i due anni e comunque entro i tre, per ridurre il pericolo di malocclusioni
  • Da non utilizzare, soprattutto durante la notte, i biberon con sostanze zuccherine
  • No al consumo di bevande o cibi contenenti carboidrati semplici come il lattosio, saccarosio e maltosio al di fuori dei pasti se dopo il bimbo non si lava subito i denti

In Italia il 76 % dei piccoli in età prescolare non ha mai conosciuto la poltrona di un dentista. Va sottolineato che le abitudini acquisite nell’infanzia sono le più importanti e formative: il primo controllo dal dentista va effettuato attorno ai 3 anni.

Siamo noi genitori a dover insegnare le regole di una corretta igiene orale e lo dobbiamo fare a casa. All’asilo ed a scuola, invece, i bimbi non possono lavarsi i denti con lo spazzolino, perché negli asili e nelle scuole non è possibile portare prodotti per l’igiene personale, fra cui, appunto, gli spazzolini.

Questa misura preventiva nasce dalla condivisibile esigenza di evitare contagi di malattie trasmissibili attraverso lo scambio casuale di spazzolini, ma di fatto si traduce nell’impossibilità da parte dei bimbi di lavarsi i denti subito dopo i pasti consumati a scuola.

Tutto ciò non aiuta i più piccoli a comprendere davvero l’importanza dell’igiene orale dopo aver mangiato e li porta così a trascurarla anche a casa, prima di andare a letto.

Invece proprio grazie all’aiuto di mamma e papà lavare i denti deve diventare un gesto quotidiano di piacevole e utile abitudine.

Il mese prossimo tratteremo la seconda parte relativa alla “Prevenzione e trattamento della carie dall’infanzia all’adolescenza”.