Gli operatori economici, quando possono, coprono i vuoti prodotti dall’Amministrazione Comunale

Sono frequenti le iniziative portate avanti da Enrico, titolare del Bar SETTEMILA CAFE’ di via Turati a Trezzano che, da un anno a questa parte, da quando ha avviato la sua attività commerciale, offre alla cittadinanza serate a tema di vario gusto che hanno visto una forte adesione di partecipazione di cittadini, di tutte le età, entusiasti di essere testimoni di tali eventi.
Sono state diverse, infatti, le serate organizzate dal SETTEMILA CAFE’: Natale 2016, Capodanno 2016, Carnevale e Pasqua 2017, fino alle serate con i Canta Milano (doppia serata, ndr) e quelle a base di Latino Americano e Musica Commerciale.
Ma la cosa che è piaciuta di più è la gioia che si è vista nei volti dei diversi partecipanti, di tutte le età, che venivano piacevolmente coinvolti dai vari gruppi vocali e musicali che si sono proposti al SETTEMILA CAFE’. Come ci hanno detto molti cittadini «da quando c’è questo bar, siamo tutti più contenti e, allo stesso tempo, tranquilli perché dentro e fuori dal bar, c’è sempre movimento di persone e, questo, fa si che la micro criminalità (soprattutto i furti) diminuiscano notevolmente. Per noi questo bar – proseguono i cittadini – è un punto di riferimento perché, essendo aperto 7 giorni su 7 (ad eccezione della domenica pomeriggio, ndr), ogni qualvolta abbiamo voglia di uno sfizioso aperitivo o di un bel gelato o cocktails fresco, scendiamo giù da Enrico che, con i suoi gentili modi, ci accontenta in tutto. La gioia più grande per noi mamme è, senza ombra di dubbio, vedere i nostri bambini felici ed incantati dall’enorme tv gigante, che spesso proietta musica e cartoni animati di vario genere».
Ci piace constatare che, la via Turati, come d’incanto, da poco (un anno, ndr) sta cambiando piacevolmente volto. Si auspica che, così come ha fatto Enrico Buscemi del SETTEMILA CAFE’, anche altre Attività Commerciali site in Trezzano possano operare per dare vita ai territori in cui loro svolgono la loro attività.

di Monica Areniello