A cura del Dott. Paolo Naldi | Odontoiatra | Direttore Sanitario della Struttura

La sindrome della bocca urente, conosciuta anche come sindrome della bocca che brucia, è una condizione patologica per la quale si riscontra un dolore intenso, simile a quello provato da una ustione a livello del cavo orale.

La sindrome della bocca urente è caratterizzata da bruciore e dolore cronico a livello della bocca. Il dolore può interessare la lingua, l’interno della guancia, il palato o l’essere diffuso a tutto il cavo orale. Il dolore può essere intenso ma la causa della sintomatologia, spesso, non si riesce ad identificare, il che rende la malattia molto difficile da curare. Recentemente sono stati identificati alcuni disordini neurologici che potrebbero predisporre al manifestarsi del disturbo. Tra questi rientrano la degenerazione delle fibre trigeminali periferiche orali e l’alterazione dei meccanismi percettivi del gusto.

EPIDEMIOLOGIA. La sindrome interessa il 3% circa della popolazione (circa un milione e mezzo in Italia), prevalentemente donne ed inizia in età avanzata, tra i 50 ed i 70 anni di età. Si osserva frequentemente in associazione con disordini psico-somatici.

CAUSE DELLA BOCCA URANTE. In caso di sindrome primitiva, la sintomatologia sembra correlata al gusto ed ai nervi sensitivi.Nella sindrome secondaria la sintomatologia è legata ad una o più tra le seguenti cause elencate:

Xerostomia da farmaci; Micosi orale; Lichen Planus del cavo orale; Lingua a carta geografica; Fattori psicologici come ansia, depressione, patofobia; Deficit nutrizionali di zinco, ferro, folati, tiamina, riboflavina, piridossina, cobolamina; Protesi dentaria, per lo stress a livello della muscolatura e dei tessuti della bocca e per l’irritazione e per una eventuale incompatibilità con i materiali; Danno neurologico dei nervi correlati al controllo del gusto e del dolore a livello linguale; Allergie o reazioni a cibi, aromi, additivi; Reflusso gastro-esofageo con acido gastrico che risale fino al cavo orale; Farmaci antidepressivi; Bruxismo; Squilibri endocrini o ormonali come il diabete o la menopausa; Irritazione orale da abitudini incongrue, come l’eccessivo spazzolamento della lingua, l’eccessivo uso di collutori, l’abuso di bevande acide ed alcoliche.

FATTORI DI RISCHIO. Di solito la forma primitiva inizia spontaneamente senza fattori di innesco, anche se i ricercatori evidenziano alcuni fattori che possono aumentare il rischio di sviluppare la sindrome:Soggetti con predisposizione genetica a percepire di più i sapori per maggiore quantità di papille sulla lingua; Infezioni delle vie aeree superiori; Precedenti interventi odontoiatrici; Farmaci; Eventi traumatici della vita; Stress.

MANIFESTAZIONI CLINICHE, SINTOMATOLOGIA E SEGNI. La sintomatologia della bocca urente comprende:Perdita del gusto; Alterazione del gusto con sapore metallico o amaro;Bocca secca;Aumento della sete;Dolore orale che aumenta nel corso della giornata;Formicolio, intorpidimento della bocca o della punta della lingua;Bruciore a livello della lingua, gengive, labbra, interno guance e palato.

Il dolore può essere: –Giornaliero, poco intenso all’inizio ma che peggiora nel corso della giornata; Continuo che inizia al mattino e persiste invariato per tutto il giorno;Irregolare che presenta fasi di completa assenza, anche di alcuni giorni.

Quale che sia il quadro sintomatologico, i sintomi spesso durano anni prima che venga posta la diagnosi giusta ed iniziato un idoneo trattamento.

INDAGINI DI LABORATORIO, ANATOMIA PATOLOGICA E PROCEDURE DIAGNOSTICHE. Non esistono test per determinare se un soggetto soffre di questa sindrome o cosa scateni il dolore alla bocca. Ruolo del dentista è escludere le patologie responsabili della sindrome secondaria. Gli esami da effettuare sono:Routine ematochimica completa, comprensiva di funzionalità tiroidea, dosaggi dei fattori nutrizionali e della funzione immunitaria; Esame culturale del cavo orale, alla ricerca di infezioni virali, batteriche, fungine;Test allergologici in caso di anamnesi positiva per esposizione ad allergeni;Misura della salivazione per verificare se esista un ridotto flusso salivare; Valutazione psicologica, applicazione dei test per ansia, depressione, altre patologie mentali.

Se indicata: Ph-metria per documentare eventuali episodi di reflusso gastro-esofageo.

IMAGING RADIOLOGIA ENDOSCOPIA. Si ricorre, se necessario, ad ecografia, TC, RMN.

TERAPIA PER LA BOCCA URENTE. Non esiste un modo codificato per trattare la sindrome, e mancano evidenze certe per i metodi più comunemente usati.Dal momento che la scelta della terapia dipende sia dai segni che dai sintomi, oltre che dalla presenza di eventuali condizioni scatenanti, è importante identificare con esattezza la causa scatenante, se presente.Se non si identifica alcuna causa, allora il trattamento è empirico.

MISURE GENERALI IGIENICO-DIETETICHE. Evitare tabacco, alimenti con menta e cannella, cibi troppo speziati, alimenti acidi, come pomodori, arance, caffè, variare dentifrici, ridurre lo stress eccessivo.

FARMACI DI SCELTA. Le opzioni farmacologiche sono:Clonazepam un farmaco antiepilettico;Acido alfa-lipoico, un potente antiossidante prodotto naturalmente dall’organismo;Antimicotici per il mughetto;Antidepressivi come gli SSRI; Topiramato, che agisce a differenti livelli di trasmissione neurale;Complessi vitaminici B;Terapia cognitivo-comportamentale;Prodotti a base di capsoicina.

COMPLICANZE. Possono anche essere le cause correlate al dolore:Disturbi del sonno;Irritabilità;Depressione;Ansia;Disturbi uditivi;Ridotta socializzazione.

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