Gli esponenti azzurri: «Nel 2020 l’ente dimentica di redistribuire sul territorio milioni andati in avanzo libero. L’avanzo di 109milioni e mezzo di euro derivanti da sanzioni avrebbe potuto essere utilizzato per la sicurezza delle strade provinciali. Il sindaco Sala e la sua giunta metropolitana hanno dimenticato completamente i comuni dell’hinterland»
«Nell’anno più duro a causa della pandemia la Città Metropolitana di Milano ha dato prova di grande inefficienza, abbandonando completamente i comuni dell’hinterland. Dal rendiconto 2020 emerge, infatti, un avanzo libero di ben 47 milioni di euro, risorse preziose che avrebbero potuto essere spese a favore dei territori ma non lo sono state» afferma Vito Bellomo, consigliere metropolitano di Forza Italia, analizzando il rendiconto 2020 della Città Metropolitana, approvato il 21 luglio scorso. «A questo avanzo inutilizzato – prosegue Bellomo – se ne aggiunge un altro enorme di 109 milioni e mezzo di euro derivanti da sanzioni al codice della strada. Anche in questo caso stiamo parlando di risorse preziose, che potevano essere utilizzate per la sicurezza delle strade provinciali e per il miglioramento del servizio. Città Metropolitana – continua – non ha neppure abbassato la pressione fiscale sui cittadini: al contrario, ha tenuto al massimo le aliquote come per il TEFA (prelievo al 5% della Tari dei comuni dell’area metropolitana, per un totale di 19milioni e 483mila euro). Forza Italia aveva proposto di abbassare l’aliquota ma la nostra richiesta è rimasta lettera morta». Sulla questione è intervenuto anche Gianluca Comazzi, consigliere comunale e capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale: «Guardando gli enormi avanzi inutilizzati dalla Città Metropolitana l’amarezza è tanta: L’anno scorso lo slogan del sindaco Sala era ‘Milano non si ferma’; a causa della sua inefficienza invece non si è fermata solo la città, ma tutto il territorio dell’hinterland, fatto di comuni virtuosi che avrebbero beneficiato enormemente di questi milioni di euro inutilizzati. Adesso – prosegue l’azzurro – la stessa persona che ha dato prova di una tale inefficienza, penalizzando non solo Milano ma un territorio di 133 comuni e oltre tre milioni di abitanti, vorrebbe essere confermato nello scranno più alto di Palazzo Marino. Mi auguro – conclude – che i milanesi aprano gli occhi e mandino a casa questa giunta, la stessa che purtroppo governa anche il territorio metropolitano facendo danni enormi».
di Maria Teresa Calce