Dai contributi a fondo perduto ai mutui a tasso agevolato per i giovani e le donne sino agli interventi di finanza strutturata per le società di capitali
Ismea è al
fianco degli imprenditori della Lombardia, prima regione italiana per valore alla produzione in agricoltura, valore
aggiunto agricolo e ai primissimi posti per fatturato all’export
dell’agroalimentare.
Si è concluso lo scorso 24 Febbraio a Milano il primo appuntamento del ciclo di
incontri sul territorio, promossi da Ismea per presentare le opportunità
offerte dall’Istituto alle imprese agricole e agroalimentari italiane.
All’appuntamento meneghino organizzato presso l’Auditorium Testori in piazza
Città di Lombardia, sono intervenuti l’Assessore regionale all’agricoltura,
Fabio Rolfi, il Presidente di Ismea, prof. Angelo Frascarelli e
il Direttore Generale di Ismea, Maria Chiara Zaganelli.
«Sono molte le problematiche che le aziende agricole
stanno affrontando in questo periodo: Rincari energetici, costi delle materie
prime, crisi internazionali. È fondamentale per le nostre imprese avere massima
chiarezza sulle misure messe in campo per aiutare il comparto, sia in ambito
creditizio che di sviluppo rurale. Ringrazio Ismea per aver scelto la
Lombardia come prima tappa del tour sul territorio nazionale. I dati
confermano ancora come la nostra sia la prima regione agricola d’Italia e a livello
istituzionale abbiamo il dovere di accompagnare le aziende nella fase di
transizione che è in atto» ha dichiarato Fabio Rolfi, Assessore
all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi della Regione Lombardia.
Nel corso dell’appuntamento, il Direttore Generale di Ismea ha
presentato il sistema integrato di misure e di strumenti che l’Istituto mette a
disposizione per sostenere lo sviluppo del settore agricolo e agroalimentare
italiano, accompagnando le imprese nelle diverse fasi della loro vita: Dall’acquisizione
del capitale fondiario allo sviluppo del business, dall’accesso al credito e al
mercato dei capitali sino alla gestione del rischio.
L’ultima legge di Bilancio affida a Ismea ulteriori 80 milioni di
euro destinati a sostenere la competitività del settore in un momento di grande
trasformazione verso le sfide della transizione ecologica e digitale previste dalla
PAC e dal PNRR, come ha illustrato nel suo intervento il Prof.
Frascarelli.
Più da vicino, tramite la Banca nazionale delle Terre Agricole (BTA),
che quest’anno aprirà, il prossimo 7 marzo, la fase delle manifestazioni di
interesse del quinto lotto, Ismea rimette in circolo i terreni attraverso una
procedura di vendita trasparente e aperta a tutti, offrendo opportunità di
investimento e ricomposizione fondiaria. Con “Più Impresa”, l’Istituto
sostiene gli investimenti dei giovani e delle donne in agricoltura, grazie
all’erogazione di contributi a fondo perduto e mutui a tasso zero. Ismea
gestisce inoltre il primo Fondo di Garanzia pubblico con garanzia
diretta e a prima richiesta per l’agricoltura, a copertura di oltre due
miliardi di euro di finanziamenti destinati al settore. Con i suoi strumenti di
garanzia, Ismea facilita l’accesso al credito delle imprese agricole e
della pesca, riducendo il costo dei finanziamenti. Con “Ismea Investe”
le società di capitali attive nel settore agroalimentare possono beneficiare di
finanziamenti agevolati e interventi nel capitale di rischio (operazioni di
equity e quasi equity, prestiti obbligazionari e strumenti finanziari
partecipativi). «La Lombardia è la
principale regione italiana per valore della produzione agricola, investimenti
lordi e stock di crediti bancari del settore primario, nonché ai primissimi
posti per fatturato all’export dell’agroalimentare – ha sottolineato il
Direttore Generale di Ismea Maria Chiara Zaganelli – Mediamente le
imprese agricole lombarde sono più grandi e capitalizzate e sono le principali
beneficiarie della garanzia diretta di Ismea e degli strumenti di
equity, previsti nel quadro di “Ismea investe”. L’Istituto è al servizio del
sistema agricolo lombardo, specie in un momento complesso come l’attuale,
assicurando ogni giorno strumenti, risorse e competenze».
A cura della Redazione