Cominciano da Trezzano sul Naviglio gli appuntamenti sul territorio con i tecnici e gli scienziati del Gruppo CAP

Dove finisce l’acqua del lavandino? Come si assicura che torni nell’ambiente pulita e sanificata? Cosa succede agli scarti della depurazione? Quali sono i processi e le attività che stanno dietro a uno dei gesti che maggiormente diamo per scontati, ovvero quello di aprire il rubinetto? Per scoprire tutto quel che avreste sempre voluto sapere sull’acqua, ci sono gli Open Day che Gruppo CAP, gestore del servizio idrico integrato della Città metropolitana di Milano, organizza presso i propri impianti. Il primo appuntamento sarà presso il depuratore di Trezzano sul Naviglio. Studenti, bambini, cittadini e curiosi di ogni età potranno infatti partecipare alle visite guidate dai tecnici di Gruppo CAP che si terranno sabato 2 aprile presso l’impianto di via Darwin a partire dalle 9.45 (visite guidata della durata di circa 1 ora).
Un vero e proprio viaggio al centro dell’economia circolare, alla scoperta dell’acqua come propulsore di innovazione in grado orientare consumi e dinamiche ambientali, facendo leva sulla cultura e sul valore della risorsa idrica.

Un depuratore è un sistema complesso e articolato, dove, attraverso moderne tecnologie, vengono depurate le acque reflue, cioè gli scarichi civili e industriali provenienti dal territorio, attraverso il sistema fognario. Non tutti sanno che il processo per depurare l’acqua comporta degli
scarti, costituiti dalla parte solida che durante i trattamenti viene rimossa. Sono i fanghi da depurazione, sui quali oggi si gioca una delle più importanti sfide in ottica di economia circolare.
CAP mira a ridurre entro il 2033 l’impatto di CO2 dei suoi processi industriali del 40% e il volume dei fanghi dell’87%. L’impiego di moderne tecnologie e la costante attività di innovazione, ricerca e sviluppo consentono infatti di trasformare quello che una volta era considerato scarto in materia prima. Biometano e fertilizzanti e altri sottoprodotti ad alto valore aggiunto per il settore dei chemicals, come fosforo e azoto, sono le nuove risorse nate dal processo di riconversione circolare.

Di Maria Teresa Calce