La maggioranza perde l’ennesimo Consigliere

Intanto il Pdl propone due Vicepresidenti per ogni commissione

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di Luca Gariboldi

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Consiglio breve ma significativo, quello svoltosi il 25 ottobre scorso. Iniziato con la canonica mezz’ora di ritardo, durante il Question Time è stata data risposta alla questione sollevata da Camisani (Verdi) riguardo il proliferare di cartelloni pubblicitari per tutta Trezzano. L’Assessore Catania (Trezzano Oltre) ha dato lettura di alcuni dati e spiegato che già 80 impianti sono in rimozione. Risposta verbale e parziale, come lo stesso Amministratore afferma, che troverà una più completa esplicazione, anche cartacea, nei giorni futuri. Russomanno (indipendente) ha poi chiesto delucidazioni al Sindaco e allo «pseudoAssessore alla partita» sulle spese riguardanti il campo Fabbri che parrebbero lievitate da 70.000 a 190.000 euro con un carico di esborso anche per la stessa Società, costretta a vedere la «pagliacciata fatta dall’Amministrazione Comunale per inaugurare la fine dei lavori. Una costruzione, per i tifosi avversari, che pare una gabbia per topi, oltretutto in legno e quindi deperibile». Le eventuali risposte, comprese quelle a Damiani (Pd) riguardanti la Tms, saranno date durante il prossimo Consiglio. Finito il Question Time è arrivata una comunicazione da parte del Consigliere Marotta: «E’ ormai chiara la totale assenza del PdL a Trezzano e la sua incapacità di produrre idee, chiarita dalla precedente fuoriuscita di altri due Consiglieri – ha dichiarato con tono decisamente pacato – rimango fedele alle linee nazionali ma, in Comune, voterò positivamente solo quello che ritengo sia il bene di Trezzano».

La dichiarazione di fuoriuscita dall'attuale maggioranza del Consigliere Rosario Marotta

Con questa dichiarazione Rosario Marotta lascia quindi il gruppo consiliare del PdL senza però unirsi ai precedenti “dissidenti” e andando a formare un gruppo a se stante, denominato Indipendenza Civica. L’ennesimo colpo per una maggioranza sempre più sparuta che, numeri alla mano, può contare undici voti sicuri su un totale di ventuno consiglieri. E’ poi stato aperto l’unico vero punto all’ordine del giorno, quello della nomina dei nuovi membri delle commissioni consiliari. «Di certo non possiamo mettere bocca sui membri proposti dai singoli partiti – ha esordito Damiani – ma noi continuiamo ad affermare che le commissioni sono troppe. Otto commissioni composte da nove gruppi, spesso formati da una sola persona, le rendono paralizzate». «Commissioni che non lavorano, e che servono solo a dare poltrone e poltroncine a chi di dovere» accusa Russomanno, mentre Amato (entrambi gruppo indipendente) afferma che «già da quando eravamo interni al PdL concordavamo sulla loro riduzione a tre». «Come esempio del non lavoro delle commissioni basta vedere come quella Istituzionale doveva modificare il regolamento, per permettere le riprese e l’avvio del civico collegio di trasparenza, entro il 30 settembre mentre ancora a oggi non se ne sa nulla» fa notare Guastalla (Pd) aggiungendo poi «meno male che Trezzano Oltre doveva essere un ponte tra Amministrazione e opposizione. Questo ponte è stato bombardato e ora c’è solo un fossato».

I Consiglieri indipendenti Russomanno e Amato

Infine Russo (Pd) «le decisioni non passano dalle commissioni. Nessuno ha mai parlato del viaggio a Budapest. Trezzano è per caso un’agenzia viaggi?». Molto significativo vedere l’Assessore Barletta annuire. Agganciandosi poi al problema della rappresentanza, Russo ha chiesto che si votasse un emendamento per impegnare a dare quantomeno la vicepresidenza delle commissioni alla minoranza per «garantire la democrazia e rispettare una norma giusta seppur consuetudinaria». Dopo una sospensione di qualche minuto Stellato (PdL) si è detto disponibile «a trovare una soluzione intermedia, impegnandoci a istituire due vicepresidenti per ogni commissione». Proposta, questa, che ha scatenato una triste ilarità in tutta l’opposizione che, compresi i due nuovi gruppi indipendenti, appoggiava l’emendamento di Russo. Convergendo tutti sull’idea che la moltiplicazione delle poltrone non è certo la giusta via, il Consigliere del Pd ha ritirato infine la sua richiesta giudicandola inutile a causa delle logiche che comandano all’interno della maggioranza.

I Consiglieri di opposizione, Russo, Bottero e Guastalla

Data l’assenza di Gaudio (PdL) se tutta la minoranza fosse stata presente il passaggio del punto sarebbe potuto dipendere dall’accettazione dell’emendamento. L’assenza di Romanò (Udc) e quella di Perrone (Idv) hanno fatto si che ciò non accadesse. Sempre più, data la perdita di membri della maggioranza, le assenze nell’opposizione iniziano a pesare.

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