Annunciato in Consiglio Comunale il prossimo scioglimento del Consorzio di Polizia Locale «I Fontanili»

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A cura di Marco Meloni

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Polizia Locale, cooperative e lavori pubblici sono stati i temi al centro del dibattito dell’ultimo Consiglio Comunale svoltosi nella serata di venerdì 24 febbraio. A dominare la scena, sono state in particolare le numerose interpellanze presentate dalle liste di Minoranza. Gli animi si sono riscaldati da subito quando i Consiglieri Giuseppe Gatti e Maria Teresa Vavassori hanno presentato un’interpellanza per cercare di far luce sulla chiacchierata vicenda della liquidazione della cooperativa locale Lavoro e Servizi. Il Consigliere della “De Gasperi” si è rammaricato per il silenzio che ha accompagnato il fallimento della cooperativa, una tra le prime in Italia attiva nel territorio gaggianese sin dal 1991, sostituita nelle scorse settimane con molta rapidità dalla cooperativa “ll Portico” di Legnano. Il Vice Sindaco Bianchi, molto risentito, ha ribadito nella sua risposta come la soluzione adottata, in concerto con la Lega delle Cooperative, sia stata la migliore. Una scelta dettata dalla necessità di individuare una cooperativa di dimensioni maggiori, disposta ad assumere i dipendenti della “Lavoro e Servizi” e a rilevarne le sue strutture. La novità sicuramente più importante emersa dal Consiglio è la conferma che il tanto discusso Consorzio “I Fontanili” avrà vita breve. La notizia circolava già da tempo, quando la legge Finanziaria 2010 aveva di fatto reso illegittima una simile struttura. Gli ultimi interventi legislativi introdotti dal governo Monti hanno poi ribadito quanto stabilito da Tremonti nel 2010. Nonostante questo e nonostante il malcontento comune della cittadinanza per l’assenza dei vigili nel centro gaggianese, l’Amministrazione ha cercato sino alla fine di difendere la strada intrapresa, scatenando l’opposizione della Minoranza, Vavassori (Pdl) e Gatti in primis, da sempre contrari al trasferimento della Polizia Locale. Si è però ora giunti alla resa dei conti. Il Consigliere Rovescala ha infatti riferito come dall’incontro annunciato con il Prefetto di Milano, sia emersa la necessità di fare dietrofront e di individuare una soluzione idonea entro fine anno. Di fronte ad una tale situazione due sono in realtà le possibilità consentite dalla Legge: l’Unione e la Convenzione, quest’ultima preferita dalle Minoranze per la sua economicità.

La Maggioranza, invece, appellandosi all’articolo 25 del regolamento comunale è riuscita a mettere ai voti una propria mozione, che individua nell’Unione con i comuni di Besate e Noviglio la via maestra per l’uscita dalla controversia giuridica, mentre la minoranza compatta aveva insistito nella richiesta di un rinvio della questione ad un successivo Consiglio, allo scopo di valutare la soluzione migliore per la collettività gaggianese. Quattro sono stati invece gli interventi presentati da Gorini e Mantovani (Lista Vivere Gaggiano-PDL e Lega Nord) che, come giustamente ha evidenziato l’Assessore Berardi, continuano ad utilizzare per il loro gruppo consigliare i nomi di PDL e Lega Nord, pur non avendo di fatto al loro interno nessun rappresentante iscritto ai due partiti. L’unica rappresentante del PDL tra i banchi dell’opposizione resta per ora, come ha sottolineato lo stesso Sindaco, la Consigliera Vavassori. In particolare la lista “Vivere Gaggiano” ha presentato una mozione con oggetto la realizzazione della piazza comunale. La mozione, al di là del contenuto per certi versi datato, ha permesso di fare luce sui lavori compiuti nell’area intorno al Municipio e alle Scuole Elementari, ove è stata ultimata la costruzione della palestra, costata alla cittadinanza quasi 1,3 milioni di euro.
Per questo i Consiglieri Gatti e Vavassori hanno da sempre sottolineato la loro perplessità nei confronti dell’opera, a loro avviso non prioritaria e troppo onerosa in un periodo in cui le casse comunali non sono di certo piene.
Ha invece contribuito a riscaldare un clima già teso l’ultima interpellanza presentata sempre dalla lista civica “Vivere Gaggiano”, che richiedeva spiegazioni circa i procedimenti giudiziari a carico di Sindaco e Giunta. La vicenda in realtà era già nota e già ampiamente discussa in Consiglio, dove si era chiarito come il presunto illecito contestato riguardasse l’affidamento da parte dell’Amministrazione di alcuni servizi collaterali di smaltimento di rifiuti e di pulizia di aree pubbliche ad una cooperativa non autorizzata a svolgere tali mansioni. Con pronta risposta, il Sindaco Miracoli ha spiazzato i Consiglieri Gorini e Mantovani, ricordando come la medesima interpellanza fosse già stata presentata mesi prima, biasimando il loro modo, a suo dire penoso, di fare politica. Tanti sono dunque gli spunti di riflessione e le proposte emerse dal dibattito fra Maggioranza e Minoranza, in attesa che si trasformino in opere, azioni e fatti concreti per il benessere della collettività.

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