AMMINISTRAZIONE COMUNALE TREZZANESE, DEI BUONI PROPOSITI E’ PIENO………… L’INFERNO

Dica invece, con il futuro PGT, quante case s’intendono far costruire, adove, perché e per chi

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A cura di Salvatore Randazzo

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Recentemente abbiamo ricevuto “Trezzano in Comune”, giornalino in teoria del nostro Comune e dunque di noi tutti, di fatto, come peraltro sempre in passato, non dei cittadini ma, in modo esclusivo, delle Amministrazioni Comunali che si sono di volta in volta succedute, che lo hanno, loro si, usato a soli fini di loro propaganda e però con i soldi dei Trezzanesi. Nello stesso, infatti, non si racconta proprio nulla di ciò che da due anni, dall’attuale Amministrazione, non è stato fatto ed i veri motivi per cui, vergognosamente, non è stato fatto: litigi nella maggioranza (PDL e LEGA) e nelle due Giunte, Consiglieri di maggioranza che vanno e vengono, risibilmente, dalla stessa, loro incapacità a gestire la cosa pubblica locale, per esempio per dirne solo una, per non aver saputo trovare tecniche idonee, così come avviene in Comuni a Trezzano vicini, per rientrare nel patto di stabilità, con le gravi conseguenze che da tali loro incapacità ne sono derivate per i cittadini. Non si racconta dunque, in detto “foglio dei sogni” come da due anni questa maggioranza sonnecchia sulle poltrone comunali ed invece si sublima, come se tutto fosse in ordine, quel che s’intenderà fare. Ci piacerebbe, a solo titolo di esempio, conoscere cosa veramente sta dietro alla frase riportata a proposito dell’area Brenntag: «stiamo intervenendo sulla destinazione futura dell’area attraverso lo strumento del PGT per arrivare ad una delocalizzazione dello stabilimento». Ora noi pensiamo e speriamo che siamo tutti d’accordo sulla delocalizzazione, ma vorremmo sapere in concreto quale sarà il “poi”. La prima cosa da fare è una salutare e costosa bonifica di quell’area e dopo si può discutere di tutto il resto, fermo restando che i cittadini di Trezzano si sono espressi contro le cementificazioni in generale. Il Giornalino informa che si vuole “ripensare insieme il nostro territorio”. Cosa questa per la verità, di per se, encomiabile. Ma non si dice, come invece si dovrebbe, cosa  si vuole realizzare al riguardo. Al contrario sullo stesso si snocciolano solo principi. Diciamolo, giusti principi, ma niente altro che principi. Solo dunque buone intenzioni, ma sappiamo tutti che delle buone intenzioni è pieno…….. l’inferno. E delle stesse ci possiamo dunque fidare?

I Piani di Governo del Territorio si votano, è vero, in Consiglio Comunale, ma prima si concordano con tutti i cittadini perché se si “deve ripensare insieme il territorio” è indispensabile che “l’insieme” sia una cosa concreta. “L’insieme”  siamo appunto noi cittadini che dovremmo decidere e che erroneamente, da questa Amministrazione, non siamo mai stati in questi due anni interpellati, formalmente e sostanzialmente. Forse nemmeno tutti i Consiglieri comunali di maggioranza sanno a fondo (e forse sanno a spanne e da molto  poco tempo), cosa veramente bolle nella pentola comunale in merito al Piano di Governo del Territorio. Forse nemmeno gl’indispensabili Consiglieri Comunali di Opposizione, che solitamente in Consiglio si astengono, conoscono tale materia. Ed allora non sarebbe meglio affrontare il problema così come deve essere veramente impostato? Non sarebbe opportuno, invece che scrivere sacri principi, informare la cittadinanza come L’Amministrazione in concreto intende muoversi al riguardo? Quante case intende far costruire questa Amministrazione che, fino adesso, invece niente di necessario ha “costruito” a Trezzano? Perché vuole farle costruire? Peraltro, ci chiediamo, giovano al territorio? Oltre ad informare i cittadini sulle case da costruire perché non s’informano gli stessi su quante case vuote ci sono già adesso a Trezzano? Si potrebbe dire che la domanda così come è stata posta sia semplicistica. O quanto meno i “politici nostrani” avrebbero molto interesse a definirla così. Diciamolo, la vera vocazione di tantissimi comuni è la gestione dei Piani di Governo del Territorio e l’urbanistica, che poi si è sempre tradotta in larghissima parte nella costruzione di sole case, e guardando i tanti comuni esistenti nell’intero stivale, purtroppo, dobbiamo dire che tale “vocazione”, per la gran parte di tali Enti, non ha mai salvaguardato lo stile, il buon gusto, la funzionalità, l’ambiente e tutto ciò di cui i cittadini avrebbero bisogno. In quanto a Trezzano in particolare, visitandola, si può tranquillamente affermare che molto spesso non sia per nulla sfuggita a tale disgraziata situazione. Vorremmo finalmente che si possa invertire in meglio la rotta. E’ questo un desiderio forse da biasimare? Potrebbero con giudizio farlo proprio i politici? Non siamo sic et simpliciter contrari alle costruzioni. Quelle sole che servono vorremmo che siano fatte con il dovuto buon gusto, funzionali al territorio, dotate dei dovuti servizi. In una recente intervista i nostri cittadini hanno riconosciuto che Trezzano è il peggiore Comune del Sud Ovest milanese, che non sentono senso di appartenenza, insomma che non si riconoscono con questo territorio da sempre mal gestito. Forse la “politica” locale dovrebbe molto riflettere al riguardo. Vorremmo noi tutti che cominci la “ricostruzione”, quella ragionata però, quella che la classe politica fino ad adesso non ci ha saputo dare. Ma siamo sicuri di poterci fidare di chi ora ci amministra? Siamo sicuri che chi da due anni non ha saputo gestire la quotidianità, ne pensato a strade, marciapiedi, illuminazione, decoro, ecc., ecc., che possa invece, come per incanto, portare avanti un Piano capace di “risistemare” il nostro territorio? Siamo sicuri che chi sta occupandosi ora di “Piano”, senza aver mai informato fino ad adesso i cittadini su tale spinoso e serio argomento, dopo due anni di “studio”, possa darci garanzie che tale difficile operazione sarà proprio da costoro compiuta nel modo dovuto? Abbiamo al riguardo più di qualche legittima preoccupazione. Ci rimane essere molto vigili. Sarebbe molto saggio, da parte dell’Amministrazione, che il famoso “Piano”, prima di proporlo per la delibera, risponda appieno agli interessi della città e sia riconosciuto tale dai cittadini di Trezzano, dopo che costoro lo hanno veramente bene valutato ed accuratamente condiviso.

 

 

 

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