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A Cura del Presidente Loris Zaffra

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Riqualificazione e cambiamento, queste le parole d’ordine del grande progetto di trasformazione del territorio che Aler Milano ha avviato insieme a Regione Lombardia. Siamo a Pieve Emanuele, comune di circa 15mila abitanti nel Sud di Milano, all’interno dell’area ex-Enpam. Una zona segnata in passato da diverse criticità, problemi urbanistici e di degrado legati al complesso di via delle Rose che, dopo il tentativo fallito di diventare il centro direzionale del nuovo polo fieristico, è rimasta una sorta di cattedrale nel deserto. La situazione ha richiesto un intervento urgente da parte delle Istituzioni per realizzare un significativo intervento di edilizia residenziale pubblica, convenzionata e libera, accompagnato dalla radicale riqualificazione di opere di urbanizzazione e dalla realizzazione di importanti attrezzature e servizi di uso pubblico. L’area, collocata sull’asse viario strategico di collegamento fra la città di Milano e la provincia-sud, sta subendo una rinascita a tutto tondo; infatti, sarà presto servita da una nuova fermata ferroviaria sulla linea Milano-Genova che consentirà di raggiungere il centro del capoluogo in diversi punti, con corse cadenzate ogni 15-30 minuti.

Il futuro dell'area ex-Enpam a Pieve Emanuele

Il progetto che Aler e Regione hanno studiato, si sviluppa intorno ad un grande insediamento centrale, costituito da quattro blocchi di edilizia residenziale pubblica che, fronteggiandosi a due a due, delimitano un parco lineare pubblico, collocato lungo l’attuale direttrice di via delle Rose, a segnare un lungo asse che prosegue, visivamente, fino al centro urbano. Ad est e ad ovest, si collocano le altre aree di intervento: una con destinazione di natura prevalentemente pubblica, con il centro direzionale, il centro polifunzionale, sei edifici di edilizia residenziale convenzionata che si affacciano su un ampio parco; l’altra area, di natura prevalentemente privata, a destinazione residenziale, corredata dall’asilo e dalla scuola materna. In particolare, il nuovo quartiere sorgerà grazie ad un finanziamento di 170 milioni di euro, messi a disposizione da parte di Regione Lombardia e Aler.

Il Presidente, Loris Zaffra

Nel complesso saranno realizzati 706 nuovi alloggi. Di questi, 375 di edilizia residenziale pubblica, 185 di edilizia convenzionata e 146 di edilizia libera, al confine con il Parco Sud. Si tratta dunque di circa 200mila metri quadrati riqualificati in un quartiere multifunzionale che ospiterà quasi 2mila abitanti. A completare l’impianto si aggiunge, a nord, una grande zona commerciale, delimitata dalla strada provinciale e dalla strada di nuova edificazione di pertinenza del Programma di recupero urbano, con relativa dotazione di parcheggi, ottenuta grazie a una struttura multipiano. Questo tipo di disposizione garantisce un buon rapporto tra spazi pubblici e spazi privati, tra spazi chiusi e spazi aperti, tra verde e servizi, realizzando il principio del mix di funzioni, utile a fornire servizi e a migliorare la qualità di chi vive all’interno del quartiere. Il progetto, attualmente in corso, ha già visto l’abbattimento di alcune delle vecchie torri dell’antico insediamento e procederà a breve con l’apertura del bando per l’utilizzo delle aree adiacenti. La complessità delle operazioni in atto, caratterizza perfettamente l’entità dell’intervento, che non si limita alla più semplice edificazione di nuove soluzioni abitative, ma ha l’obbiettivo di trasformare il territorio in termini di qualità e offerta di servizi in un nuovo quartiere nato dall’ambizione di soggetti pubblici a rispondere con qualità ed efficienza al più variegato bisogno di casa.

 

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