SE CONFERMO QUANTO SCRITTO? ASSOLUTAMENTE SI!
Nelle prossime settimane nuove rivelazioni sugli sprechi della Giunta di Trezzano.
Gli articoli che hanno indotto l’ambizioso capo della Lega ad espellermi dal Partito?
Li avevo condivisi con i Consiglieri della stessa Lega

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A cura della Redazione

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Nelle scorse settimane l’ex Assessore Patrizia Forte è stata al centro del dibattito locale a seguito di una serie di denunce apparse sul periodico “La chiave” e relative alla cattiva gestione della cosa pubblica nel comune di Trezzano sul Naviglio. Abbiamo così deciso di proporle un’intervista; intervista che, molto cordialmente, ci è stata concessa.
Dott.ssa ci vuole spiegare il perché delle Sue dimissioni da Assessore?
«Subito dopo essere stati eletti per esigenze di tempo approvammo un bilancio che era stato predisposto dalla precedente Amministrazione, approvazione che però facemmo con l’impegno di approntare nel successivo autunno un bilancio che fosse veramente nostro e tenesse in primo conto le risicate risorse economiche causate dal mancato rispetto del Patto di Stabilità, quindi l’eliminazione di tutti gli sprechi (e sono veramente un’infinità) e infine porre in atto quelle azioni volte a reperire nuove risorse (escludendo le urbanizzazioni!) per raggiungere gli obiettivi che ci eravamo prefissati in campagna elettorale. Trascorsero i mesi, ricevetti molte risposte evasive e senza alcuna messa a punto si giunse al Bilancio successivo; Bilancio che fu portato in giunta senza alcuna discussione preventiva. Denunciai la situazione e nacquero tensioni con il Sindaco che finirono al provinciale della Lega. Il Partito mi difese con forza ma, dopo qualche mese, vista l’insostenibilità della situazione che si era venuta a creare e l’immobilismo esistente sul piano operativo, decisi di rassegnare le dimissioni».
In quel periodo quale fu il Suo rapporto con il Pdl e con il Sindaco?
«Non ci fu rapporto! Ogni cosa che facevo veniva supervisionata e delegittimata dal sindaco; sindaco che, oltre a prendere posizioni contrarie nei miei confronti anche su banalità, non perdeva occasione per mettermi in cattiva luce anche con gli eletti del Pdl».
Lo scorso mese di marzo, attraverso il periodico “La chiave” lei fece delle pesanti accuse sulla giunta e sul sindaco; accuse che hanno provocato un pandemonio e richieste di denunce nei suoi confronti. A distanza di quaranta giorni le riconfermerebbe?
«Assolutamente si! Anzi le anticipo che tra un mese uscirà il prossimo numero della Chiave sul quale appariranno ulteriori e preziose informazioni per tutti i cittadini trezzanesi sul buon governo del nostro comune».
Quando era Assessore segnalò a Sindaco e giunta quanto ha denunciato in questi mesi?
«Ripetutamente e insistentemente con il risultato di provocare solo fastidio e insofferenza. Ovviamente il mio sforzo non ebbe alcun effetto ma solo ed esclusivamente quello di una totale frustrazione personale che poi mi indusse a rassegnare le dimissioni dalla carica di Assessore».

L'ex Assessore Trezzano, Patrizia Forte

Ci sono altre anomalie nella gestione della cosa pubblica di Trezzano che intende segnalare? E se si quali sono le più importanti?
«L’istinto sarebbe quello di rinunciare in modo definitivo al mio impegno socio politico ma sto facendo un ultimo tentativo che tende a raggruppare cittadini professionalmente preparati, di buona volontà e al di fuori di qualsiasi schieramento politico, che si vogliano impegnare per consentire una radicale svolta alla pluriennale, stagnante e pericolosa situazione in cui versa la pubblica amministrazione di Trezzano; si potrebbe “riesumare” la Lista Civica che fondai nel lontano 1998 quando però gli elettori pensavano che i voti alle Liste civiche erano voti persi. Oggi, sono certa, pensano esattamente il contrario».
Come pensa di operare?
«Abbiamo due anni di tempo, da qui alle prossime elezioni amministrative, per conoscerci, formarci e lavorare insieme alla predisposizione di un programma che non si basi sulle sole parole, ma su un efficiente lavoro che possa consentire alla Lista, di elaborare serie, efficienti e concrete proposte su Bilancio, Pgt, Piano delle Opere Pubbliche e su tutti quegli strumenti che ci consentiranno di           R I F A R E  progettualmente il nostro territorio comunale».
Entrando nello specifico del problema quali sono gli interventi che ritiene più urgenti?
«Da prima mettere mano alla pianta organica e risistemare la macchina comunale perché senza una riorganizzazione e la riformazione del lavoro dei dipendenti comunali non si arriverebbe a nulla; quindi procedere con la rivalutazione globale del bilancio, sia dei costi che dei ricavi, con l’obiettivo di ridurre gli sprechi, razionalizzare la spesa e reperire maggiori entrate in tutti quei canali dove esiste il totale disinteresse della pubblica amministrazione locale. Per esempio tantissimi servizi sono stati nel tempo esternalizzati cioè dati da gestire (ed incassare) a società private di altri comuni o addirittura di altre regioni; potremmo, con tutto il personale assunto che abbiamo soprattutto agli uffici Tecnici e al Commercio, gestirli in modo diretto con conseguenti maggiori entrate per le nostre casse. La stampa delle multe, le tasse sulle affissioni, ecc. ecc.
Un’ultima domanda; ci risulta che nelle scorse settimane la Lega l’ha estromessa dal partito, è vero? E se si qual è stata la motivazione addotta?
«Il responsabile della Lega a Trezzano Davide Barletta, nonché vice Sindaco, dopo aver letto gli articoli sulla Chiave mi ha telefonato chiedendomi la restituzione della tessera perché, mi disse, “quando si è al governo certe cose non si possono dire”.
Affermazione di per sé sconcertante ma aggravata dal fatto che i testi degli articoli li avevo condivisi con i consiglieri comunali della stessa Lega che, a differenza sua, non hanno ambizioni politiche di carriera (adesso è candidato sindaco a Garbagnate…) ma vorrebbero solo il bene del nostro comune. Ritenendo incredibile la richiesta fattami da Barletta, chiamai il responsabile Provinciale della Lega per avere delucidazioni, lo stesso che mi aveva in precedenza sempre difeso, e che questa volta mi confermò l’espulsione dal Partito perché avevo esagerato e gli accordi col PDL (e la posizione del Barletta) non consentivano dissensi. (!?!)
E lasciamo andare il nostro comune allo sfascio? -chiesi- “Trezzano non è niente – mi è stato risposto – E’ solo un puntino sulla carta geografica della Lombardia.

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