L’Unione Comitati Trezzanesi al servizio dei cittadini
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A cura di Stefano Giovannini
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Il messaggio lanciato dall’Unione Comitati Trezzanesi (il cui slogan ufficiale è “Salviamo Trezzano!”), in occasione della cena del 29 maggio, è che, nonostante tutto e a dispetto dei molti anni durante i quali chi ha gestito la cosa pubblica non ha fatto niente di buono è ancora possibile cambiare Trezzano.
Quindi apprensione per il vuoto politico ma anche speranza che qualcosa finalmente possa muoversi. Concetti che, di fronte ai numerosi presenti, hanno espresso sia il Presidente dell’Unione che il suo collaboratore Nieri, i quali, dopo aver presentato le proposte degli otto comitati di quartiere, si sono detti molto in ansia per il fantomatico progetto di allacciamento (Vecchia Vigevanese, strada per Zibido, Via Salvini) che, oltre ad aumentare il transito veicolare sino alle 60, 70.000 vetture giorno trasformerebbe la Via Salvini in una vera e propria autostrada rendendo quindi invivibile la vita delle numerose famiglie residenti lungo quell’arteria.
Questo e molti altri punti premono i cittadini con molta urgenza, tanto che più di seicento trezzanesi hanno partecipato al sondaggio effettuato dall’Unione lo scorso novembre, prodotto del quale è l’opuscolo intitolato “La (nostra) Trezzano del futuro. Cosa vogliono realmente i cittadini”. In sintesi emerge che la popolazione del Comune più inquinato della Provincia di Milano vuole una città più “integrata, verde, collegata e vivibile”, il che si articola in tre ordini di prerogative: “Interventi di miglioramento viabilistico, riqualificazione di aree dismesse (con speciale riferimento a Brenntag e Demalena) ed aumento della vivibilità”.
Quest’ultimo obiettivo sarebbe ottenibile tramite l’implementazione d’un “vero centro storico dotato d’isole pedonali, una maggiore cura del verde pubblico, una migliore illuminazione stradale, più sicurezza e nuove scuole”. Ma come riuscirci? L’Unione (apartitica) dei comitati trezzanesi propone una politica incentrata sul welfare ed articolata in tre fattori portanti: “Piani d’intervento semplici e fattibili (e di riflesso il rifiuto dei progetti ‘faraonici’), creazione di servizi primari in corrispondenza di nuove lottizzazioni (a partire dalle scuole) ed una “visione semplice ma realistica per la realizzazione di quelle opere e servizi che sono alla base della vivibilità di qualsiasi Comune”.
In questo percorso, mirabile ma impervio, l’Unione Comitati Trezzanesi non è sola, potendo bensì contare sull’appoggio della Provincia di Milano, in particolare nelle persone dell’Assessore Fabio Altitonante e del Consigliere Giuseppe Russomanno, che vede l’implementazione degli interventi di miglioramento in Trezzano come elemento importante del più vasto progetto di potenziamento provinciale.
La cena, cui hanno preso parte molti cittadini ed alcuni rappresentanti delle istituzioni (tra cui il già citato consigliere provinciale Russomanno, l’ex Sindaco Pirani, il Consigliere Damiani, il Presidente del Comitato anti Brenntag Tocchi e molti altri ancora), si è tenuta nell’amena cornice del Bar-pizzeria Soccer di Via Don Casaleggi. Il locale, di Giuseppe Parisi detto “Pino”, già gestore di discoteche in Milano e pizzaiolo fin dal 1967, richiama sempre una vasta clientela di ogni età sia per via della pizza squisita cotta in forno a legna sia per la vicinanza agli impianti sportivi adiacenti sia per il ricco calendario-eventi che propone: nel weekend il karaoke è garantito, durante la settimana, con rotazione bimestrale, si avvicendano ospiti di rilievo del jet-set sud-milanese, quali ad esempio il cantante Nonezero. È inoltre possibile partecipare a balli di gruppo latino-americani.