Si è svolto presso il Comando Prima Regione Aerea il convegno: “La certificazione di qualità nelle strutture sanitarie”

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A cura di Chiara Annunzi

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Il mantenimento dell’alta qualità dei servizi erogati dall’Istituto Medico-Legale “Angelo Mosso” di Milano (l’organo sanitario dell’Aeronautica Militare, preposto all’esercizio delle funzioni medico-legali e diagnostiche), e l’auspicio di raggiungere costantemente standard sempre più elevati, sono stati i temi centrali del convegno, svoltosi nella Sala della Vittoria Atlantica (Comando Prima Regione Aerea, in Piazza Novelli) venerdì 26 ottobre, e che ha visto il contributo non solo di numerosi esponenti del settore, ma anche esperti e docenti che a vario titolo hanno offerto le proprie competenze al servizio della qualità in ambito sanitario-militare.

Il punto cruciale della discussone, è stato quello di analizzare i recenti provvedimenti che hanno portato tale struttura a dotarsi di un documento che ne accertasse l’adeguatezza generale, sia per quanto riguarda i servizi, sia per i processi gestionali interni.
Di particolare interesse, gli interventi del Tenente Generale Federico Marmo, che ha sottolineato come lo studio e il monitoraggio del settore assistenziale non sia una novità, bensì una dottrina di lavoro che appartiene alle Forze Armate già da qualche decennio, e quelli del Generale Piervalerio Manfroni e del Consigliere Ministro della Difesa Michele Anaclerio, che hanno posto l’attenzione sulla “mission” della struttura, che sarebbe quella di migliorare e consolidare le procedure, evidenziando inoltre l’esclusività di questo servizio, dal momento che non esistono altre realtà militari o civili di tale livello qualitativo.

La parola è passata poi al Tenente Colonnello Emanuele Garzia, che ha mostrato la complessità della struttura e la specificità del prodotto sanitario, che non può essere genericamente assimilato ad un prodotto qualsiasi, e che merita perciò una particolare tutela e attenzione. Un intervento che ha un po’ smorzato il generale clima di ottimismo, è stato invece quello del Dottor Carlo Lucchina, che ha richiamato l’attenzione degli astanti sull’importanza di ponderare con sistematicità i dati riguardanti la Customer Satisfaction. Lucchina ha infatti dichiarato che questo sistema di rilevamento della soddisfazione presenta alcuni limiti.

Facendo particolare riferimento al non-utente (inteso come il comune cittadino che opera al di fuori dell’ambito militare), ha infatti dichiarato come, dal suo punto di vista, sia piuttosto facile soddisfarlo: ponendo l’esempio di un malato di tumore, che viene operato con successo e la cui situazione migliora poi sensibilmente, sarebbe facile ottenere un feedback positivo, ma ciò sarà probabilmente dovuto ad un fattore psicologico e non necessariamente alla qualità percepita dei servizi.  Ciò che è necessario fare dunque, è interpretare i dati con attenzione, senza dare nulla per scontato. Un’altra nota dolente inferta dal dottore è stata poi la dichiarazione sull’alto tasso di infezioni ospedaliere nelle strutture lombarde, di cui poi non ha diffuso i dati, ma sul quale ha invitato a riflettere, ponendo l’attenzione su aspetti che sono radicati nella nostra cultura, e su cui c’è ancora molto da lavorare. Il Generale Domenico Cioffi e il Professor Mario Tavani, hanno poi messo in luce come la sola qualità dei percorsi non sia sufficiente, dichiarandosi a favore di un percorso formativo che miri anche alla qualità deontologica e morale degli operatori medico-legali, mentre la Professoressa Elisabetta Trinchero, ha illustrato le potenzialità della figura professionale del “Quality manager”, che potrebbe utilmente orientare i comportamenti clinico-professionali degli operatori del settore sanitario.

Particolarmente incisivo, per il contributo di completezza che ha dato all’intera discussione, è stato l’intervento del Generale dei Carabinieri dei NAS Cosimo Piccinno, che ha evidenziato come tra i parametri di eccellenza illustrati dagli altri convenuti, non si possa non inserire l’indicatore di legalità, contrastando le inefficienze, gli sprechi e gli abusi di potere che avvengono nelle strutture sanitarie, e chiudendo il discorso con una frase ad effetto: «Sanità significa un buono stato di salute mentale, fisica, e sociale, non la semplice assenza di malattie».

Tutti gli intervenuti hanno poi caldamente ringraziato il Brigadier Generale Silvio Porcù, direttore dell’Istituto Medico-Legale e asse portante dell’iniziativa, per l’eccellente organizzazione e per l’invito di personalità professionali così diverse, che insieme hanno fornito un quadro espositivo completo ed efficace. Il generale, per tutta risposta, ha speso parole di elogio per ciscuno dei convenuti, premiandoli con una targa alla fine di ogni intervento e ringraziandoli caldamente per la partecipazione all’evento, che ha offerto stimolanti punti di riflessione e nuove sfide da affrontare in futuro.

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