Balcor staffABBIATEGRASSO – OTTICA BALCOR

LA PRESBIOPIA

Uno dei fenomeni che accompagnano l’invecchiamento è la presbiopia (il 60% c.a. degli over 48 è presbite), il sintomo più comune è la difficoltà nella lettura da vicino dovuto alla riduzione della capacità di accomodazione dell’occhio che non riesce più a mettere a fuoco le cose che si trovano vicine; insorge generalmente verso i 40 anni nei soggetti emmetropi (soggetti che non accusano disturbi visivi), più precocemente nei soggetti ipermetropi, più tardi nei miopi. Nei casi ove non ci siano altri difetti visivi già esistenti, la presbiopia può essere corretta con dei semplici occhiali da lettura monofocali, occhiali da indossare solo nel caso in cui si debba leggere o svolgere attività che richiedano una visione ravvicinata; anche chi porta lenti a contatto per la correzione di altri difetti visivi (miopia, ipermetropia, ecc.) può indossare occhiali da lettura nel momento in cui cominciano a manifestarsi i problemi di messa a fuoco da vicino dovuti all’età. Il problema principale delle lenti monofocali, è dovuto al fatto che la visione intermedia e quella lontana perdono nitidezza, creando di conseguenza disagio quando si svolgono attività che richiedono processi visivi di diverso tipo. E’, inoltre, ormai, un dato di fatto che anche coloro che non avevano disturbi visivi, vanno incontro a nuove problematiche, su tutte l’ipermetropia senile, causata da uno scorretto utilizzo degli occhiali da lettura. Una soluzione a questi problemi può essere rappresentata da occhiali che montano lenti bifocali, concetto però superato per la mancanza di innumerevoli distanze intermedie, motivo di insoddisfazione col crescere della presbiopia. La soluzione ideale è rappresentata dalle lenti multifocali (o progressive), le quali garantiscono una definita e nitida visione a tutte le distanze, richiedendo al portatore un iniziale adattamento, più rapido in proporzione alla qualità delle lenti stesse: piccoli sacrifici che si riducono notevolmente con lenti progressive di nuova generazione, nate sfruttando le recenti nanotecnologie. A differenza della lente progressiva da occhiale, che richiede comunque un lieve adattamento ad una nuova situazione visiva, le lenti a contatto progressive garantiscono un’immediata sensazione di nitidezza a tutte le distanze e senza limitazioni del campo visivo, inevitabili con l’utilizzo di occhiali, maggiormente se con occhiali montanti lenti progressive. L’occhio ha, quindi, la possibilità di mettere a fuoco simultaneamente alle diverse distanze, ed il processo di selezione della zona idonea da utilizzare viene fatto in modo automatico dal cervello, secondo un processo adattivo naturale e senza richiedere nessuna attività di adattamento al portatore. Queste particolari lenti si trovano in diverse tipologie costruttive e di innumerevoli materiali, il loro effetto varia in funzione del diametro pupillare: è indispensabile, infatti, un confronto diretto con un optometrista specializzato in contattologia per valutare il prodotto più adatto alle proprie esigenze. Questo processo può richiedere del tempo e diverse prove (specialmente in soggetti miopi/ipermetropi, maggior ragione se associati ad astigmatismo) ma che una volta portato a termine, assicura risultati molto soddisfacenti. Puoi provare entrambe le soluzioni, magari alternandole tra loro, ricordando che per quanto riguarda gli occhiali multifocali, offriamo un mese di adattamento e in un’eventuale situazione di insuccesso, la sostituzione delle lenti progressive con quattro lenti monofocali: due per lontano e due per vicino.