A fronte dei cambiamenti climatici in corso, nuove sfide si prospettano dinanzi alle amministrazioni, una fra tutte è la gestione dell’acqua piovana

Il 4 Luglio si è svolta la giornata internazionale Acqua e resilienza territoriale, costruire il futuro delle aree metropolitane, presso lo spazio “Base Milano”, in zona Porta Genova. Attraverso questa grande iniziativa, promossa dal Gruppo CAP, si è affrontato il tema della gestione delle acque piovane in ambito urbano.
La sfida dell’amministrazione sostenibile dell’acqua, in vista dei cambiamenti climatici, è stata dibattuta tramite il confronto tra esponenti di Istituzioni e Amministrazioni a livello nazionale ed europeo; per esempio si sono interfacciate personalità provenienti da Barcellona, Lione, Malmö, Rotterdam, Essen e dalle Università di Milano, Bologna, Pavia, Firenze.
Il convegno, moderato da Antonio Cianciullo, giornalista del quotidiano “La Repubblica” -e direttore responsabile di Materia Rinnovabile- è stato aperto da importanti figure Istituzionali.
Sono intervenuti: Anna Scavuzzo, vicesindaco di Milano (ex consigliere delegato all’ambiente); Claudia Maria Terzi, assessore all’Ambiente di Regione Lombardia; Roberto Invernizzi, vicepresidente della Provincia di Monza e Brianza; Giancarla Marchesi, presidente ATO (ambito territoriale ottimale) della Città Metropolitana di Milano.
I cambiamenti climatici sono un argomento di grandissima importanza ed attenzione, specialmente dopo la Conferenza internazionale tenutasi a Parigi lo scorso Dicembre. A ciò si aggiunga una stagione di piogge torrenziali ed allagamenti. I nostri fiumi sono straripati, il Lambro ed il Seveso, così come hanno fatto altri in altre regioni d’Europa. Ecco che stiamo assistendo ad un incremento dell’attenzione pubblica sulla pioggia, i fenomeni atmosferici, il surriscaldamento globale. E’ chiaro come la questione del controllo dell’acqua piovana appaia più che mai attuale. Il presidente del Gruppo CAP, Alessandro Russo, introduce la conferenza riflettendo proprio sui cambiamenti climatici e come si possa far fronte ad essi. E’ la questione della resilienza, cioè la capacità di adattarsi per superare le difficoltà. Occorrono pertanto politiche adeguate, una conduzione dei sistemi idrici ed idraulici che travalichi i confini amministrativi –altro grande contenuto della giornata. L’acqua, infatti, non conosce le barriere date dall’uomo, unifica i settori e mette in comunicazione la città con la campagna.
Il Gruppo CAP è la società che gestisce il servizio idrico della Città Metropolitana di Milano (oltre che quelli di altre provincie lombarde) e, nel corso della giornata, ha presentato i propri progetti strategici per l’utilizzo delle acque. L’obiettivo di questa società è quello di una gestione sostenibile delle risorse idriche.
Importante, in tal senso, è allora il progetto Flood Hide, sviluppato in collaborazione con la facoltà di Agraria dell’Università Statale di Milano e il Consorzio Villoresi (Consorzio di Bonifica Est Ticino-Villoresi).
Il progetto Flood Hide si pone proprio in linea con il tema dello scambio tra città ed aree rurali: esso è volto a far beneficiare le aree agricole del riutilizzo delle acque reflue urbane, invece che farne subire l’inquinamento. Come aree-campione sono state scelte due zone del milanese particolarmente colpite dal maltempo: a Ovest, i comuni di Cisliano, Sedriano e Vittuone, a Est quelli di Liscate, Settala e Vignate.

Di Nicolò Mascaretti