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di Mariella Spada
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Una coalizione unita e compatta, tira dritto per le Regionali prima, e le politiche locali poi
Signor RUSSO le elezioni provinciali passate hanno visto un grande successo della sua coalizione PDL. Come si prepara ad affrontare ormai prossime regionali, da attuale coordinatore pro-tempore PDL di Zibido San Giacomo?
«Con la medesima determinazione con cui il mio gruppo ha affrontato vittoriosamente il delicato confronto politico con la Lista Penati ed il suo candidato. Questa vittoria della Provincia di Milano, grazie al sostegno delle persone, ci ha fatto capire che la politica dei fatti attuata da questo governo è quella vincente».
Quali saranno le principali novità del PDL zibidese?
«Guardi a Zibido stiamo vivendo la medesima condizione che sta caratterizzando in questi giorni il confronto politico a livello nazionale. Riteniamo, come sostiene il Presidente della Camera On. Gianfranco Fini, che sia essenziale un confronto democratico e la condivisione delle linee programmatiche di Partito per poter costruire sul nostro territorio una coalizione forte per partecipare attivamente alle decisioni del movimento».
Il PDL è nato dall’unione di AN e Forza Italia, i rapporti tra gli scritti delle due ex coalizioni come sono e come saranno?
«Se allude al fatto che allora ero uscito da Forza Italia, ormai è “acqua passata” . Oggi siamo il PDL e questa è la nuova esigenza e direttiva che percepisco dal gruppo e dai nuovi iscritti».
Per le elezioni passate qualche rammarico?
«Beh, con il senno di poi, vedendo anche il risultato finale, che ci ha visti sconfitti per un pugno voti, sicuramente è mancata la determinazione a raggiungere il traguardo finale. Comunque, sono abituato a guardare avanti; il passato è passato. Dopo le regionali, il prossimo appuntamento sarà ancora per le elezioni amministrative di Zibido. Sicuramente, siamo cresciuti creando un gruppo più solido ed attivo sul territorio che ci permetterà di arrivare pronti alla data con un nuovo programma elettorale condiviso e fatto con i cittadini stessi. Noi oggi, vogliamo lavorare per i cittadini che non si sentono più rappresentati da questa Amministrazione, i risultati elettorali lo dimostrano.2 su 3 di loro non hanno rinnovato la fiducia».
Si riferisce per caso alle dimissioni del consigliere ed ex assessore al bilancio?
«Sicuramente. Scegliere di avere il voto e quindi la fiducia di molti concittadini richiede una notevole responsabilità ed impegno. Dimettersi, a mio parere, vuole dire tradire questa fiducia. Bisognerebbe chiedere all’ex assessore, quali sono le vere ragioni di questa scelta, alla luce anche della sua assenza al consiglio antecedente le sue dimissioni, dove all’ordine del giorno veniva discussa l’approvazione del bilancio».
Qualche ringraziamento?
«Sicuramente alle persone che a tutt’oggi ci appoggiano attivamente, ed a tutti i nostri elettori».