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di Mariella Spada

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Il Piano casa della Regione Lombardia non piace a Corsico, tanto che ha deciso di limitarne gli effetti sul proprio territorio. «Lo sviluppo va governato» ci dice l’Assessore Giovanni Molisse delegato dal Sindaco a seguire l’applicazione della norma

Il Piano casa proposto dalla Giunta Formigoni non piace a Corsico. Tanto che un’altra Giunta, quella guidata da Sergio Graffeo, ha deciso di esaminare punto per punto la norma approvata in estate e giungere alla conclusione che incrementi edificatori del 25% e abbattimenti degli oneri di urbanizzazione fino al 50% sono eccessivi anche per un piano che punta a far ripartire l’economia. «Non possiamo consentire che le facoltà concesse dalla nuova norma regionale per ampliare o sostituire edifici esistenti – sottolinea l’assessore all’Edilizia pubblica e privata, Giovanni Molisse – favoriscano speculazioni edilizie o scempi di fronte ai quali saremmo impotenti. I processi di sviluppo vanno governati, nell’interesse di tutta la città».

Senza coordinamento?

«Le azioni straordinarie decise per tutto il territorio lombardo – prosegue l’assessore Molisse – permettono di costruire senza alcun vincolo di coordinamento. Una possibilità in aperta contraddizione con la politica urbanistica che abbiamo deciso di perseguire negli ultimi anni, intervenendo laddove avevamo notato delle distonie, soprattutto per tutelare un elevato livello di qualità della vita nella nostra città. In particolare, ricordo l’impegno preso, e poi mantenuto, con i cittadini del quartiere Villette-La Guardia. Qui abbiamo modificato i parametri edilizi per non snaturare un quartiere prevalentemente di villette o di piccole palazzine».

I contenuti della norma regionale

«La legge regionale del luglio scorso, denominata “Azioni straordinarie per lo sviluppo e la riqualificazione del patrimonio edilizio e urbanistico della Lombardia”, consentirebbe, ad esempio, l’ampliamento del 20% per gli edifici uni-bifamiliari, ma anche la possibilità di trasformare in zone prevalentemente residenziali quelle che lo sono solo parzialmente, con un incremento edificatorio del 25%. Gli interventi potrebbero essere realizzati addirittura in deroga ai Piani territoriali di coordinamento di parchi regionali. Nel caso di Corsico, si tratta del Parco agricolo sud Milano. Non solo. Infatti, non servirebbero nemmeno i Piani attuativi o, se esistono, la norma regionale prevede si vada in deroga anche di questi. Prevediamo anche un limite inferiore per gli oneri di urbanizzazione. La Regione ha stabilito un abbattimento che va dal 30 al 50%. Noi, invece, laddove non potremo limitare l’applicazione della norma, applicheremo uno sconto tra l’1 e il 3%».

Per le zone produttive?

«Non verranno ampliate nemmeno le volumetrie nelle zone produttive. In questo caso, infatti, la legge regionale chiede ai Comuni di indicare in quali aree possano essere applicate le deroghe. Se non lo fanno, rimane tutto invariato. E così farà Corsico».

L’intero percorso è stato portato avanti dall’assessore Molisse, condividendolo con il sindaco Sergio Graffeo e con tutti i partiti di maggioranza.

«Riteniamo più utile – ha poi concluso l’Assessore – eseguire un’analisi dei fabbisogni attraverso il piano di governo del territorio, il pgt, per il quale abbiamo avviato un percorso che verrà condiviso con i cittadini».

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