La Maggioranza comincia a vacillare e la Minoranza da segni di poco convincimento

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di Salvatore Randazzo

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Lo scialacquare, spendere da prodigo, dissipare e/o sperperare non sono stati mai ritenuti un arte dalla nostra gente, in particolar modo da quella del passato che con il risparmio, in momenti difficili, ha contribuito anche a realizzare la fortuna del nostro Paese. Purtroppo, la nostra classe politica di sempre, non ha fatto quasi mai tesoro dell’esempio della nostra gente ed a causa del loro dissipare e non risparmiare, il povero “pantalone” ha dovuto sempre farsene amaramente carico. A Trezzano, la precedente Amministrazione, ha certamente “speso” con la non dovuta oculatezza ed i guai di quel poco ortodosso fare, i cittadini dovranno pagarlo in questo anno e forse anche nel prossimo, se non si rispetterà il Patto di Stabilità. Detto questo è bene dire che il sentirsi sempre affermare: «non ci sono i soldi» è un po’ una favoletta, in quanto questo anno la spesa ammonta a circa 19 milioni e 400 mila euro per la parte “corrente” e 4 milioni per la parte “capitale”. Non si tratta dunque di noccioline ma di soldi che questa Amministrazione avrebbe dovuto bene impiegare. Di tutta questa spesa il cittadino, in contropartita, ha potuto notare che sono state ricoperte le tante buche esistenti sulle strade (di queste alcune hanno già perso la copertura), è stato posto il nuovo manto bituminoso su qualche strada, è stato risistemato un pezzo di manto stradale malfatto l’anno scorso dalla precedente Amministrazione e certamente, almeno lo si spera, si farà fronte al pagamento delle “spese fisse” (stipendi, istruzione, ecc.,). Nessuno pensa che l’attuale Amministrazione possa scialacquare o voglia dissipare, ma siamo convinti che c’erano i soldi da spendere e però per spenderli bene bisogna averne competenza ed essere d’accordo su come spenderli, bisogna dunque fare politica e dunque scelta, trovare gli accordi migliori per la città e creare le risorse competenti per concretizzare le scelte politiche. La politica della spesa non si riduce ad un fatto prettamente ragionieristico ma, in primis è una filosofia, un fatto morale, un modus operandi e, solo a valle, i numeri si mettono insieme, prima bisogna preoccuparsi del valore della spesa e dei veri bisogni della gente in cui la stessa va coniugata, con quelli che sono le disponibilità che, nel caso in specie, non era esorbitante ma c’era. Quando si è insediata nell’Amministrazione l’attuale Maggioranza non ci risulta che da subito (il primo mese) si sia deciso, come si sarebbe invece dovuto, che tipo di Comune doveva essere Trezzano per conseguentemente organizzarne la struttura e le risorse umane. Dopo una precedente Amministrazione da dimenticare (e ciò lo si sapeva), non si è costituita una struttura politico-amministrativa capace di progettare la riqualificazione del territorio, non si è pensato di programmare una politica di bilancio atta a dare risposte alla città. Ne allora, ne adesso, tutto questo è stato fatto, forse solo qualche mese fa sono state costituite le commissioni non consiliari in quanto l’attuale maggioranza non riusciva a mettersi d’accordo su chi designare. Tutto questo tempo trascorso nell’inerzia amministrativa ha inoltre certamente scoraggiato le risorse umane comunali con danni che i soli cittadini sapranno constatare ed il cui prezzo pagare. Inoltre, c’è da dire, che per riorganizzare tutto quanto sopra elencato non erano necessari “soldi” ma capacità, efficacia, efficienza, buon senso. Al contrario di quanto sopra descritto il cittadino ha notato e nota, che il litigio è il vero protagonista di questa Maggioranza che, guarda caso, recentemente l’elettorato con il suo generoso consenso ha promosso alla guida del Comune.

Recentemente in Giunta 3 Assessori, due del PDL ed uno della Lega (il 50% degli Assessori della Giunta), hanno bocciato un punto posto all’ordine del giorno dal Sindaco. Sempre negli ultimi tempi, più di una volta (nell’ultima si parlava del canile), in Consiglio comunale alcuni Consiglieri di Maggioranza hanno lasciato l’aula, facendo mancare il numero legale. Ci si rende conto che non sempre si può essere d’accordo ma per questo esistono i Partiti, per trovare al loro interno quelle sintesi politiche in modo che in Giunta ed in Consiglio si possa deliberare senza ricorrere ad inutili cattive figure. Certo se si continua con questo metodo i cittadini si possono chiedere (e per la verità già se lo stanno chiedendo) cosa c’è di tanto complicato da non poter trovare, nei giusti tempi e con il dovuto buon senso, nell’esclusivo interesse della cittadinanza, i necessari accordi politici all’interno della Maggioranza? Più che per i “pochi soldi” che, ripetiamolo, “pochi” non sono, è a causa della mancanza di unione e del non mettersi d’accordo sull’indirizzo politico, che ne deriva e regna sovrana, all’interno della Maggioranza, la grave inerzia politica trezzanese, che paralizza l’attività dell’intera macchina comunale che certamente, come abbiamo sopra scritto, ha bisogno di ben altro per porsi a giusto regime e non può migliorarsi con delle sole promozioni, di cui vorremmo peraltro conoscere i metodi di valutazione, per sapere se più che il merito, come nel passato, si favoriscano ancora a Trezzano i “signorsì” di comodo, il nepotismo e gli “amici”, facendo non certo così gli interessi della macchina comunale e dei cittadini in quanto, da tale eventuale deprecata operazione, ne scaturirebbe solo una scarsa qualità dei servizi resi. Inoltre non ci pare che questo Consiglio comunale sia poi così diverso dai precedenti, question time sì o no, i Consigli durano una enormità (nei Comuni limitrofi che discutono argomenti importanti durano molto meno) per ciò che poi debbono deliberare e vogliamo dirlo: si sono occupati fino ad oggi di problemi che giova discutere magari per motivi tecnici, ma decisamente di poca portata per quanto concerne la riqualificazione del nostro territorio e dunque non risolvono i problemi veri della gente. Tra i tanti problemi ne esiste una trentennale e di grande portata: la costruzione di una tangenzialina a Trezzano che risolverebbe immensi problemi di traffico ed eliminerebbe tanto inquinamento acustico ed atmosferico, inoltre per la realizzazione della prima parte della stessa si ritiene che l’onere non graverebbe sul Comune bensì sulla Provincia. Malgrado i cittadini, diligentemente, attraverso l’Unione Comitati di Quartiere se ne siano interessati e se ne interessano, sorprendentemente le precedenti Amministrazioni e l’attuale (maggioranza e minoranza comprese) non ci risulta che con atti formali abbiano dato concretamente favorevole seguito. Di fatto la tangenzialina non c’era trenta anni fa e non c’è adesso. Il commento sul non operato amministrativo lo lasciamo interamente al nostro lettore. Sull’inquinamento crescente abbiamo il dovere di dire che analisi recenti condotte al riguardo evidenziano pericoli concreti alla salute umana ed il mancato interessamento per la soluzione di tale problema ed il conseguente permanere dell’inquinamento, non favorisce di certo buone condizioni di vita. Ci piacerebbe molto se l’Amministrazione finalmente si rendesse conto di tale reale questione ed assieme ai cittadini ponesse le condizioni per risolvere il problema concretamente. Adesso, dopo trenta anni. Troviamo giusto far presente che i Comitati di Quartiere, che abbiamo la convinzione che non piacciono alle Amministrazioni in generale, in quanto sollecitano le stesse a bene operare, non esisterebbero se la Città fosse ben governata. I Cittadini che ne fanno parte non hanno alcuna intenzione di svolgere carriere politiche, spendono il loro tempo disinteressatamente, caso mai, per stimolare la politica che spesso è assente, come chiunque può ben constatare. Gli Assessori non dovrebbero avere code di Cittadini imploranti dietro le porte dei loro Uffici, al contrario dovrebbero lavorare per produrre servizi idonei, in modo tale che i trezzanesi possano allo “sportello” e dunque nel posto deputato, risolvere i loro problemi della cui soluzione hanno sacrosanto diritto.  Ci piace fare una considerazione: I Consiglieri comunali dovrebbero pretendere che il loro “organo consiliare” sia veramente produttivo, esistono delle precise norme che danno loro tali facoltà (“almeno un quinto dei Consiglieri hanno diritto di richiedere la convocazione del Consiglio e l’iscrizione all’ordine del giorno delle questioni da loro richieste) e non si fa l’interesse degli elettori se non si chiede di includere nell’ordine del giorno materie veramente qualificanti. Non si può pensare che il Comune sia una palla da ping pong dove ognuno scarica la responsabilità del “non fare” ad altri. Ne la Minoranza ci convince sempre.

E’ noto a tutti che il numero legale lo deve assicurare la Maggioranza, se la stessa è parzialmente assente, non certo per motivi di malattia ma per spaccature interne, così come purtroppo è di recente successo più di una volta a Trezzano, la Minoranza che assicura il numero legale, politicamente, diventa maggioranza anch’essa e ciò contrasta con quella che politicamente è stata la volontà popolare.

E’ chiaro che la Minoranza dirà che lo ha fatto nell’interesse dei cittadini ed a tal proposito diciamo che proprio alcuni cittadini al riguardo interrogati ci hanno detto che preferiscono la “trasparenza”, secondo loro è bene che la Maggioranza governi e, fra l’altro, si auto-assicuri il numero legale e la Minoranza eserciti il controllo e presenti tutte le proposte che ritiene idonee nell’interesse della città, sperando che anche la Maggioranza li possa approvare, se quest’ultima non li dovesse accogliere la Cittadinanza ne prenderebbe conseguentemente atto. Cito una frase non mia che però condivido: «Partiamo tutti da una stessa coscienza, appartenere a Trezzano». Rendiamo veramente concretezza a tale detto. Con tutte le difficoltà che ci sono (e dove non ci sono) la Maggioranza attuale, se veramente appartiene a Trezzano, trovi la capacità politicae le giuste risorse per governare bene Trezzano, senza perdere altro tempo. Cominciando dalla eliminazione del degrado, cambiando quelle gloriose vecchie e rovinate bandiere in cui tutti ci identifichiamo. Differentemente Trezzano… comunque… dovrà essere governata! I problemi che la Maggioranza incontra sono all’interno della stessa e proprio al proprio interno debbono essere risolti. Non esistono, per quello che ne sappiamo altri untorelli nascosti. Non è certamente la Minoranza, che peraltro è stata qualche volta ingiustificatamente compiacente, ne tanto meno la stampa.

Questo “foglio”, dal suo fondatore, dal suo editore, da chi scrive, ha dato sempre voce a tutti coloro che hanno voluto esprimere, in modo garbato, le proprie opinioni, da qualunque parte politica e/o cittadino esse siano state avanzate. E’ venduto in edicola solo perché chi lo vuol leggere lo sceglie comprandolo, viene regalato solo quando “esce”, il nuovo numero. Lo sostengono liberamente tutti quegli sponsor, che qui sentitamente ringraziamo, perché con il loro contributo ci permettono di scrivere, sempre in modo garbato, le nostre opinioni liberamente, nell’interesse esclusivo del lettore e della verità, sapendo che, proprio per ciò, magari non siamo graditi, noncertamente da chi bene governa, ma da coloro che esercitano o che pensano di esercitare il potere per il potere.

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