POLITICA NAZIONALE

IN ITALIA IN FONDO AL TUNNEL LA RIPRESA… SI  VEDE

Il PD di Renzi è sulla giusta strada per conquistare un ottimo risultato alle Amministrative del 2016
di Salvatore Randazzo
 

Siamo in un mondo di sfide. Nel Pianeta – in un periodo di crescita globale rallentata, guerre, alti tassi di disoccupazione giovanile e cambiamenti climatici – la povertà estrema scende sotto il 10% e ciò è principalmente dovuto ai sostenuti tassi di crescita economica nei Paesi emergenti. In Italia la stagione delle Riforme, ed in particolare quella della Jobs Act, fortemente voluta dal Premier Matteo Renzi, comincia a dare risultati tangibili. Siamo più attraenti per gli investimenti esteri. Il Presidente del Consiglio scommette molto anche sulla legge di Stabilità. Dopo la cancellazione delle tasse sulla casa ora si vuole preparare il taglio dell’IRES, che certamente è molto bene accetta dalle imprese perché possono più investire e non delocalizzare, creando nuova occupazione. Inoltre tale operazione rende più credibile il programma economico per far ripartire l’Italia agli occhi di Bruxelles. E’ evidente che il Premier è perfettamente consapevole che il raggiungimento di tali risultati assicurerà al Partito Democratico un buon risultato alle Amministrative future. A nulla pare valgano le sterili critiche avanzate sulla promettente attuale attività governativa dall’ex Segretario Pd Bersani. Un problema invece pare esista ed è quello del rapporto del PD con i trasfughi di F.I. che adesso sono due gruppetti: Quello di Verdini e l’altro di Alfano e non si capisce quale dei due sia più utile da tenere. Certo il dissanguamento parlamentare di F.I. assicurerà un puntellamento sempre più forte a Renzi da parte dei transfughi azzurri, sempre più numerosi. La nuova legge sul mercato del lavoro che, dicevamo, si può considerare la madre delle riforme, ha ridato flessibilità al sistema, riportando l’Italia nella lista privilegiata dei Paesi da prendere in considerazione quando si decidono le destinazioni degli investimenti. Bisognerebbe ora intervenire, per essere noi italiani più competitivi, sul cuneo fiscale, le ore lavorate, sulla ricerca e sulla riduzione del costo dell’energia. Il recente annuncio di una revisione del regime dei “minimi” favorisce il dialogo con i giovani professionisti (circa 1 milione e 800 mila lavoratori). Per intenderci le tante partite IVA che sono attualmente discriminate e che rappresentano uno dei punti di forza del nostro Paese. La crisi si comincia dunque a fare sentire di meno. Lo si può anche constatare analizzando il calo dei fallimenti che mette in risalto un miglioramento della situazione economica del Paese. Nell’ultimo semestre inoltre è diminuito il numero di quegli imprenditori che volontariamente hanno deciso di chiudere la loro attività. Pensando allo stato critico in cui versa questo nostro tanto bello e sfortunato Paese, siamo contenti che in fondo al tunnel la ripresa si vede o forse…….. si intravede. E ci pare che sia un miracolo che ciò possa accadere se pensiamo che siamo governati da una parte di gente indegna di rappresentarci, di fregiarsi dell’appellativo di “Onorevoli”, di non vergognarsi delle loro meschinità, della loro cattiva educazione, di mancanza di cultura, visto il loro modo becero di rappresentarci nelle due più importanti Camere della nostra Repubblica. La deriva di insulti, anche sessisti dell’altro giorno (ultima della serie) al Senato, cui abbiamo assistito con indignazione profonda, non può essere sanata con 10 giorni di sospensione. Rivediamo leggi e regolamenti se è necessario. In Parlamento non ci si deve rimanere per forza. Chi non è all’altezza va definitivamente radiato e punito.

 

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