TREZZANO LO SPORT

TERREMOTO A TREZZANO SUL NAVIGLIO

Lo sport dilettantistico è ad alto rischio

di Salvatore Randazzo

Lo scorso 8 novembre a Trezzano si è riunito il “direttivo” dell’Associazione POLISPORTIVA TREZZANO – PALLAVOLO ed in tale riunione è emerso “che non si trova spazio di trattativa e collaborazione con gli Uffici Comunali preposti”. L’Amministrazione ha peraltro intimato all’Associazione di sgombrare quell’unico locale dove la Polisportiva, sezione Pallavolo, custodisce le attrezzature. E’, come si può capire, “la goccia” ultima con la quale l’Amministrazione ha fatto “traboccare il vaso”, al punto che il Presidente della “Polisportiva pallavolo”, Giampaolo Santini, ha rassegnato le dimissioni. L’intero Consiglio Direttivo della Pallavolo si è associato a Santini dimettendosi. Santini, inoltre, si è dimesso anche dal Consiglio Direttivo della ProLoco. La Segretaria tecnico-amministrativa della Pro Loco, Giuliana Fareri, si è autosospesa dal Consiglio Direttivo della Pro-Loco. Si potrebbe, semplicisticamente ed a prima vista, pensare che tutte queste dimissioni sono figlie di un semplice nervosismo che ha coinvolto alcune singole persone che, guarda caso, mettono il loro tempo libero a disposizione di giovani per farli vivere meglio, mentre si vedono “bloccati”, nell’esercizio della loro gratuita attività, dalla burocrazia e non solo. Purtroppo non si tratta di nervosismo ma di alto senso di responsabilità di persone impegnate che, per colpe altrui, non riescono ad assicurare ai giovani i servizi che a loro l’intera comunità trezzanese deve. Ma andiamo avanti nell’analisi. Nel luglio del 2015 ha cessato di svolgere la propria attività l’Atletic Trezzano, altra Associazione che, da moltissimi anni, svolgeva quel nobile ruolo di permettere ai giovani di esercitare lo Sport dilettantistico. Si vocifera, inoltre, che il Circolo del Tennis, per volere di chi detiene la proprietà, per conto del Vero Proprietario che mai vorrebbe ciò, chiuderà i battenti. Facendo quattro conti, nel 2015, andando così le cose, circa 500 giovani non avranno più l’opportunità di fare gli atleti a Trezzano. Infatti, circa 70 facevano parte dell’Atletic, 300 della Polisportiva, 130 sella sezione Pallavolo. C’è da ringraziare l’abnegazione, l’impegno dei Dirigenti della Asd Trezzano Calcio che riescono, con il loro nobile operato, a dare ai  tanti loro giovani iscritti la possibilità di praticare ancora sport. Ma cosa s’intende per Sport: Insieme di divertimenti ed esercizi che hanno per scopo di sviluppare le forze muscolari, l’abilità, lo spirito d’iniziativa ed il coraggio. Significa assicurare ai giovani una crescita sana. Vuol dire concretizzare il principio di “mens sana in corpore sano” (Giovenale). Significa assicurare ai ragazzi di scegliere una palestra di vita pregna di valori, significa non lasciarli abbandonati nelle strade evitando le tristi ricadute che, da tale condizione, derivano. Un Comune che non crea le condizioni perché ciò possa avvenire, si rende altamente responsabile di tutti gli accadimenti negativi che ne derivano. Un Comune che non crea le giuste condizioni, perché ci sia aggregazione, integrazione, socializzazione, è altamente responsabile di tali inadempienze. Fino ad oggi sono state le Associazioni di volontariato che si sono interamente fatte carico di risolvere tali problemi. Le Istituzioni sono state concretamente distanti. E’ evidente che oggi più di ieri è necessario che queste Associazioni abbiano bisogno di aiuti concreti ed è evidente che sempre le stesse Associazioni si sono trovate molto spesso le porte chiuse. Quale percentuale di oneri gravano sul Bilancio Comunale in materia di aiuti allo Sport dilettantistico giovanile e quale percentuale invece doveva essere messa a disposizione dei giovani? Siamo certi di aver fatto una oculata politica di Bilancio se abbiamo non tenuto conto nelle previsioni di spesa dei giusti importi da destinare a coloro che saranno gli uomini del domani, per farli crescere in modo sano? Lasciare i giovani sulle strade è come favorire un terremoto che non si sa, quando termina, quanti morti e feriti abbandona per terra. Non stiamo “terrorizzando” scrivendo in questi termini. Stiamo mettendo a fuoco un problema che “scotta” ed a cui bisogna dare una decisa e sana risposta. Non possiamo giocare, oltre che con le strade disastrate, anche con i giovani trezzanesi. Il Sindaco di Trezzano è giovane ed è anche persona per bene e vogliamo che gestisca in proprio il problema sottoposto che, lasciandolo irrisolto, rischia di esplodere e nessuno, riteniamo anche il Sindaco, vuole che ciò accada.

 

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