Alle aziende bisogna togliere gli ostacoli ed il lavoro verrà 

L’attuale Governo italiano sta svolgendo una buona politica non tradendo la fiducia del mondo imprenditoriale e delle altre nazioni. Il prezzo del Btp, con scadenza marzo 2032 ha perso allo stato solo il 3 per cento. Molto peggio è andata al decennale inglese. I mercati finanziari, appena dopo il voto, non sono stati turbati dalla svolta della politica italiana. Gli investitori internazionali non hanno riscontrato alcun caos prodotto dalla nuova maggioranza, accettando i risultati del voto del 25 settembre.

Tutto ciò fa pensare che nei confronti di Giorgia Meloni si avverte maggiore favorevole prudenza. E’ stato compiuto da parte del Governo Draghi l’ultimo atto: La Nota di Aggiornamento del Documento di Economia e Finanza (DEF). Il suo rendiconto finale, grazie al buon andamento della congiuntura negli ultimi mesi ed all’opera di Draghi, apre un insperato spazio fiscale al Governo entrante visto che il deficit scende più del previsto. Se, come si ritiene, emergerà un “tesoretto” lo stesso permetterà di finanziare le mosse del prevedibile Governo Meloni.

Le ultime elezioni hanno evidenziato trasferimenti di voti da una forza politica ad altra. Si stima che gli imprenditori italiani abbiano votato per il 25.3% Giorgia Meloni e solo per il 6.7% per Lega. In sintesi, Meloni, ha fatto fortemente breccia nella fortezza leghista attraendo il ceto medio produttivo ed il lavoro autonomo.

Il 25 settembre è emersa una verità incontrastabile. A guidare infatti la coalizione di centrodestra sarà il partito guidato da Giorgia Meloni, essendo molto chiara la maggioranza espressa dal voto. Si potrà così avere un Governo in grado di intervenire con provvedimenti immediati dove sarà veramente necessario. Ci riferiamo all’emergenza energia che sta spingendo molte aziende a sospendere le produzioni. Un nuovo Governo potrà così impostare nuovi lavori con concreti e necessari orizzonti a 5 anni, non sprecando quanto ben fatto dall’esecutivo Draghi, a cominciare dal Pnrr, chiaramente da non modificare da parte dei “nuovi” al fine di creare cambiamenti solo come slogan finalizzati al formale consenso. Si tratta in altri termini ancora una volta di evitare al Paese quella continua incertezza che negli ultimi anni ha fatto sì che il mondo produttivo non potesse contare di fatto sull’azione di Governo. Diciamocelo! Il timore è sempre quello di ricevere provvedimenti che, invece di agevolare, ostacolano le attività delle imprese e tolgano reale benessere ai cittadini.

Le imprese, che debbono essere chiaramente messe in grado di poter bene operare, produrranno il loro benessere e permetteranno il moltiplicarsi dei posti di lavoro mediante i quali i nostri cittadini potranno vivere in modo più umano e dignitoso. E’ evidente che per raggiungere tali traguardi i partiti di maggioranza dovranno eliminare le loro eventuali “crepe” interne ed esprimere risorse dotate di spiccate professionalità.

di Salvatore Randazzo