Merito, partecipazione, legalità: i tre ingredienti per il rilancio del PDL

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di Monica Franco

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Assessore Maullu, il Popolo della Libertà sta attraversando uno dei momenti più difficili della sua storia politica. Quali sono i suoi ingredienti per rilanciare il movimento?
«Ritengo che bisogna riassegnare il diritto di scelta ai nostri militanti e più in generale al nostro elettorato. In una democrazia rappresentativa come la nostra la partecipazione dei cittadini è un valore assoluto. Intraprendere la strada delle primarie per scegliere i prossimi candidati al Parlamento, così come modificare le leggi elettorali eliminando le liste bloccate, è soprattutto una questione di rispetto per i nostri elettori.  Occorre voltare pagina e mandare un messaggio chiaro al nostro popolo. Maggiore collegialità nelle scelte, vicinanza tra base e amministratori, merito e partecipazione sono le condizioni necessarie per consentire al modo di fare politica nel PDL di riacquistare affidabilità e serietà».
Generalmente, si misura la forza dei dirigenti di partito dal numero di tessere che riescono a “movimentare”. E’ ancora un valore aggiunto possedere la tessera di partito nel proprio portafoglio?
«Il termine del 31 ottobre, che vede la fine del tesseramento al Popolo della Libertà, è una tappa decisiva per il cammino del partito. L’importanza del tesseramento è la condizione necessaria per partecipare attivamente a tutti i livelli della vita del movimento. Non penso che questo strumento sia diventato obsoleto, tantomeno superato. I numeri sono sempre importanti all’interno di un grande partito come il nostro e chiunque riesca a far rinascere nuovo entusiasmo attorno al PDL, che sia un dirigente locale o abbia incarichi governativi, è da lodare».

Lei si è esposto in prima persona contro le infiltrazioni della malavita nella vita del partito. Una posizione che va controcorrente nel PDL.
«La fase del tesseramento di un partito politico è molto attesa dai suoi militanti ma anche molto delicata. La scelta degli interlocutori sul territorio e il rapporto con tutti i soggetti che vogliono partecipare alle operazioni di tesseramento, richiedono la massima attenzione e sottolineo che ogni sospetto di malaffare deve essere denunciato senza esitazione e qualsiasi situazione che possa rappresentare terreno fertile per le infiltrazioni criminali va stroncata con decisione».
Come si immagina il partito del futuro?
«La fase 2 del centrodestra non può trascendere da un rinnovato rapporto diretto con i nostri cittadini. Il tradizionale modo di fare politica, quello legato ai comizi e alle attività sul territorio, deve essere affiancato dalla presenza capillare sulla rete e sui social networks. Il Pdl 2.0 non è la rottamazione del Pdl che esiste oggi, ma la sua naturale evoluzione. Anche il centrodestra ha tutte le potenzialità e il capitale umano per rappresentare le sue idee e le sue istanze attraverso internet. Fare politica sul web non deve essere prerogativa solo della sinistra».

 

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