Secondo gli esperti della Regione, è stato lo stress ambientale e climatico la causa della moria degli alberi nell’area in cui sono stati realizzati edifici di edilizia convenzionata
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di Elena Pasotti
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Dopo l’allarme lanciato, nelle scorse settimane, da un Consigliere Comunale sull’ipotesi che nell’area dove si trovano gli edifici in edilizia convenzionata realizzati in via Vespucci fossero stati abbandonati dei fusti e che questa circostanza potesse essere all’origine della moria di alcune piante, il Sindaco e l’Assessore alle Politiche ambientali Aldo Guastafierro hanno convocato d’urgenza le tre Cooperative edilizie intervenute nella zona.
«Abbiamo voluto verificare – dice Vincenzo D’Avanzo – la fondatezza o meno delle gravi dichiarazioni rilasciate alla stampa. Secondo quanto ci hanno riferito i tre responsabili delle Cooperative edificatrici, compresa quella che confina con il fontanile Orenella, dove era stata rilevata una sofferenza delle essenze arboree, non sarebbe successo nulla in passato che potrebbe far ritenere vi siano sostanze inquinanti nel sottosuolo circostante. Abbiamo comunque chiesto loro – precisa il Sindaco – una relazione dettagliata, anche con le certificazioni dei materiali smaltiti in discariche specializzate».
Secondo gli esperti di Regione Lombardia, che hanno eseguito un sopralluogo, e i riscontri di numerosi residenti e di alcuni ambientalisti, la presenza di una vegetazione rigogliosa in primavera fa presumere che vi sia stata una sofferenza dovuta al forte caldo proseguito fino all’autunno inoltrato.
«Alcune piante che non hanno un grande valore ambientale – precisa l’Assessore Guastafierro – erano già risultate malate e rientrano in un piano di abbattimento. Le altre sono state sottoposte a uno stress ambientale, determinato sia dal tempo sia dal cambiamento, in seguito ai lavori, del sottobosco esistente. Quindi, al momento riteniamo che non vi siano fattori estranei a quelli naturali che hanno determinato problemi alle essenze della zona».