La LEGA, dal 1994 li spara grosse, con successo proprio e con molto danno per gli Italiani
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A cura di Salvatore Randazzo

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La Lega è nata nel 1979, si chiamava allora Lega Autonomista Lombarda. Bossi, il suo primo fondatore e vate, di lei ha detto: “è come un bambino, il frutto dell’amore”. Quel movimento avrebbe dovuto combattere lo Stato Italiano centralista ed assistenzialista, voleva ottenere in primis l’autogoverno della Lombardia perché tutto in tale regione potesse essere gestito dai Lombardi. Con il suo verbo ha cominciato a raccogliere consensi già nelle Amministrative dell’85. Nell’89 ha proposto una Italia formata da tre macro-regioni. Riteniamo, sbagliando, si liberò del suo massimo ideologo Miglio. Nel 91 a Pontida è nata la “repubblica del nord”. In occasione delle elezioni politiche del 1994, proprio in quella nota crisi in cui si trovava impelagato il nostro Paese, la Lega si è alleata con Silvio Berlusconi, che da poco aveva fondato Forza Italia. Così, assieme ad altre forze: CCD ed AN, quel Centro-Destra ha vinto le elezioni ed i leghisti, per starci, hanno ottenuto 5 Ministeri, tanti Sottosegretari e la Presidenza della Camera e con tale folta rappresentanza partecipò al suo primo Governo del Paese, proprio in quello stato “centralista ed assistenzialista” che avrebbe invece, secondo il suo vangelo, dovuto combattere e così fece disinvoltamente anche in futuro. Ma quel Governo durò in carica pochi mesi. La Lega, pur essendo stata ben “pagata” con quegli incarichi Ministeriali di grosso rilievo, dimostrò subito di non essere contenta, sottraendo il suo appoggio alla maggioranza di Centrodestra e Berlusconi, quel 22 dicembre, ne ha denunciato il tradimento. Bossi già cominciava a “spararle” proprio grosse le sue bugie ed infatti ha motivato tale presa di posizione della Lega perché Berlusconi e gli altri alleati, sempre gli altri, non avevano, in quei pochi mesi, messo sotto controllo il debito pubblico e non avevano fatto le riforme. E proprio, guarda con che stile, il 23 dicembre, il giorno dopo il tradimento, il Segretario della Lega Bossi, a casa sua riceveva D’Alema e Buttiglione, gli avversari di un giorno prima, e con un “piatto di sardine” stringeva, con tali lor signori, una nuova alleanza che ha portato al loro appoggio esterno al successivo Governo tecnico guidato da Lamberto Dini. Quella stravagante operazione leghista non fu del tutto indolore, non fu condivisa da tutti i rappresentati di quel Partito. L’On. Negri ed i suoi fedelissimi lasciarono la Lega. Anche lo stesso Maroni subito avanzò al riguardo delle critiche. Si è poi arrivati a nuove elezioni, con la Lega che ha conquistato il 10,4% e che però, essendosi presentata da sola, ha favorito la nuova coalizione dell’Ulivo, guidata da Prodi. In quel periodo Bossi, forte dei successi elettorali, ha radicalizzato la propria politica volendo perseguire il progetto della secessione delle Regioni dell’Italia Settentrionale. Alcuni importanti esponenti leghisti in tale occasione lasciarono il Partito, fondando movimenti regionali autonomi. Ma già alle europee del ‘99 il Partito ha perso moltissimi consensi. La gente ha cominciato a capire l’incoerenza leghista. Tra il ‘99 ed il 2000 la Lega ha ricercato un nuovo  incontro con Berlusconi e nel 2000 è nata la nuova alleanza: FI, AN e LEGA, prendendo il nome di Casa delle Libertà e nel 2001, alle “politiche”, la CDL con CDU, CCD, Nuovo PSI e PRI hanno vinto le elezioni. La Lega ha fatto parte del nuovo Governo con suoi Ministri. Ma il Governo di Centro-Destra, di cui, come dicevamo, ha fatto parte la Lega, ha deluso perché non ha operato bene come avrebbe dovuto e gli italiani, nelle elezioni politiche del 2006, hanno premiato il Centro-sinistra. Ma nel 2008 tale coalizione ha pensato da sola ad andarsene a casa per i tanti litigi che regnavano in tale combriccola e le nuove elezioni politiche hanno ridato fiducia al Centro-destra, di cui la Lega faceva parte. Ma purtroppo dal 2008 al 2011 l’armata berlusconiana, Lega compresa ed a volte protagonista delle lotte interne, litigava sia all’interno della propria maggioranza che nello stesso Governo. L’unica attività di tale coalizione, Lega compresa, era imperniata nel votare leggi ad personam a favore del principe e nel non fare le dovute riforme e dunque nel non governare il Paese. Infatti, in tale periodo, grazie a quella predetta non attività governativa di cui, ribadiamo, la Lega era importante parte, la disoccupazione è notevolmente aumentata, tante aziende hanno cessato la loro attività, il ceto medio si è ridotto notevolmente, i “mercati” hanno tolto la fiducia al Paese, l’Italia, malgrado le inutili finanziarie tremontiane, è andata quasi in bancarotta. Si deve al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che con una sua mirabile e lungimirante iniziativa ha dato i natali al Governo Monti, definito: il Governo dei tecnici, il Governo del Presidente, il Governo finalmente delle persone per bene, il Governo che con la sua competenza e, purtroppo, con le tante lacrime e sangue, attualmente per il solo caro “pantalone”, sta cambiando in positivo l’immagine del nostro Paese e la Lega, guarda caso, che come tutti gli alleati di Berlusconi e del loro avvilente e deprimente non fare governativo ha avuto pari responsabilità o, per meglio dire, irresponsabilità per non aver operato, si è posta all’opposizione. Diremmo, se l’operato di Monti è da ritenersi salvifico, la Lega, ponendosi all’opposizione, non si è schierata con il Paese. Una riflessione è d’obbligo. Sappiamo che, in generale, le formule: federalismo, parlamentarismo, centralismo, ecc., ecc., non sono determinanti perché un Paese sia ben governato o meno. Certe formule sono più idonee in certi Stati e meno in altri. In verità un Paese è ben governato se si avvale principalmente di persone capaci ed oneste che ben governano e purtroppo il nostro Paese dagli anni ‘70 non ha potuto giovarsi di governanti, di qualunque estrazione politica, capaci ed onesti. La Lega ha giocato bene le sue carte, ha sparato contro i difetti altrui ben nascondendo i propri, ha conquistato il consenso dei tanti giusti scontenti ma a costoro quando ha avuto occasione di governare, come abbiamo esaminato prima, non gli ha offerto nessun mondo migliore, anzi in alcuni casi pare (nel passato e nel presente i tribunali se ne sono interessati) abbia dimostrato che la marmellata, proprio anche loro faceva molta gola, che le poltrone non si dovevano mollare comunque, anche quelle della tanto vituperata “roma ladrona”, che il nepotismo è stato ed è uno sport da loro molto praticato. Che dal ‘79 in poi, per far presa, non si sono privati di niente, non hanno risparmiato riti propiziatori alle sorgenti del Po,  Venezia e Mantova. Le Regioni che amministrano non navigano per nulla bene e/o meglio di prima e però, secondo il solito vecchio stile, loro attribuiscono i loro insuccessi sempre ad altri. Mentre sono stati al “potere” sono stati contemporaneamente (e questa è pura contraddizione) partito di lotta e di governo. Hanno teso la la loro massima attenzione per predisporre strategie atte a conquistare elettori, per guadagnare consensi, più che per servire i cittadini, per soddisfare i loro veri bisogni, come invece avrebbero dovuto. Si dice che le bugie hanno le gambe corte. Noi possiamo affermare che non è sempre così. I leghisti, proprio come tutti gli altri politici, promettono sempre e mai mantengono e però le loro bugie non si scoprono presto come quelle altrui, in questo senso dimostrano delle “capacità” che però, riteniamo, non possono essere elogiabili ed alla lunga pagheranno il loro prezzo. Ma, secondo noi, alla Lega non è mai interessato lo “stivale”, alla Lega son sempre tanto piaciute le svolte secessioniste (Venezia settembre 1996 ecc., ecc.,), a loro è sempre piaciuta la sola “sovracoscia” con Svizzera compresa, però non sanno che gli Svizzeri sono anche loro a ciò interessati e di loro anche più esperti e magari vorrebbero spolparsela loro. Ma, ancora di più. Ci pare che i guru leghisti non ancora sappiano, che quella “sovracoscia” è stata ed è parte integrante, culturalmente, geograficamente e politicamente dello “stivale”. Si accultureranno con il tempo e lo capiranno alla fine anche loro?

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