Quattro “passi indietro” per un “grande balzo in avanti”
Quattro liste civiche si affidano al Sen. Cortiana per rivoluzionare l’Amministrazione Comunale
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A cura di Stefano Giovannini

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È il 22 marzo 2011 quando il più forte Sindaco scacchista (ammesso che non abbia barato nei tornei) d’Italia, Loris Cereda, viene arrestato coll’accusa di corruzione dalla Guardia di Finanza, insieme all’Assessore ai Lavori Pubblici Marco Cattaneo, al Consigliere Comunale Antonio Trimboli, al commercialista Ettore Colella ed all’intermediario Umberto Pastori. «È stato l’apice del malgoverno buccinaschese, che era iniziato due Amministrazioni prima ed ha vessato la cittadinanza per un decennio» ci spiega Lo Cascio, della lista civica Buccinasco. Impegno civico. Una delle quattro liste civiche che in data 4 aprile hanno presentato un nuovo candidato-Sindaco: il Senatore della Repubblica Italiana Fiorello Cortiana (classe ’55). Il convegno per la cittadinanza si è svolto presso la Cascina Robbiolo di via Moro, 7, dalle ore 21, ed ha visto una notevolissima affluenza (circa 200 persone) di cittadini interessati (ricordiamo che il tutto è stato reso possibile dalla raccolta in pochi giorni di più di 800 firme tra i buccinaschesi). Perché i quattro ex-candidati-Sindaco hanno “fatto un passo indietro”?

I relatori della serata

E perché quattro liste rappresentanti di idee diverse si sono compattate per presentare come candidato un outsider? A queste domande cerchiamo di rispondere coll’aiuto dei diretti interessati. «Non siamo di destra né di sinistra: siamo persone serie e basta», ci ha spiegato Fossati della lista SosteniAMO Buccinasco. «Ho fatto un passo indietro perché Cortiana è più esperto di me. Egli sarà un grande “direttore d’orchestra”: i nostri avversari tremano» ci ha detto De Palo della lista Buccinasco. Insieme si può. «Le quattro liste hanno origini diverse ma un intento comune: ridare il potere ai cittadini» ci ha risposto Saccavini della lista Buccinasco. Città ideale. Interessante l’analisi prospettataci da Filippo Errante di Buccinasco, candidato nella lista Insieme si può: «Il crollo dell’Amministrazione Comunale buccinaschese è sintomo del fallimento del bipolarismo in Italia. Il nostro progetto è ambizioso e controcorrente, dato che da molto tempo Buccinasco vota a destra. Vogliamo tuttavia impegnarci per ridare alla città la buona politica che merita, pertanto abbiamo optato per il Sen. Cortiana, persona di esperienza nazionale, in particolare nei settori urbanistico e ambientale: Cortiana è stato uno dei fondatori del Parco Sud di Milano. Un eventuale fallimento del nostro progetto politico porterebbe ad un preoccupante rafforzamento dei Partiti storici, cioè della cattiva politica, in cui operano sempre le stesse persone». Dopo le introduzioni dei vari relatori, la presentazione, diretta dalla moderatrice Ferraioli (lista SosteniAMO Buccinasco), è venuto il tanto atteso intervento di Cortiana, che ha toccato tematiche fondamentali (categorie nostre, in grassetto tra parentesi): «(La città) Buccinasco va inserita nella grande Milano.

Il Candidato Sindaco alle Elezioni di Buccinasco, Fiorello Cortiana

Non è solo periferia, è una realtà europea con un’identità ben precisa, da riconoscere e valorizzare. Conosco bene questo territorio perché vi ho lavorato a lungo, svolgendo diverse mansioni. Buccinasco dev’essere una porta sul Parco Sud, il quale è una zona agricola da vivere, non un’area protetta da cui stare fuori: in vista d’EXPO2015 dobbiamo valorizzarlo, un’occasione simile per farci conoscere ed apprezzare nel mondo non si ripeterà presto! Dobbiamo migliorare il trasporto pubblico (prezzi e servizi) e la viabilità (riformulare le regole di transito per i mezzi pesanti e realizzare piste ciclabili adeguate), d’intesa coi Comuni vicini. (La politica) La crisi della politica che interessa Buccinasco è un piccolo riflesso della crisi politica italiana. Buccinasco è commissariata così come di fatto, seppur col consenso dei maggiori partiti, lo è l’Italia. Per questo vorrei mi concedeste di dire “Se te ne freghi della politica, la politica ti frega”. Mi riempie pertanto di speranza il fatto che più di 800 buccinaschesi abbiano voluto reagire dopo lo scandalo Cereda per ripulire l’amministrazione. La crisi politica innescatasi durante la Prima Repubblica e mai terminata ha corroso le istituzioni, tanto che oggi siamo di fronte ad uno spettacolo vergognoso ed intollerabile: il Parlamento della Repubblica Italiana è pieno di venduti ignoranti, che pensano soltanto ai soldi e non sanno nemmeno rispondere alle elementari domande di cultura generale sottoposte loro dai “ragazzi” delle Iene. Si può pensare che siano d’accordo colle Iene: non è così. Io li ho conosciuti e posso testimoniare che molti parlamentari sono persone davvero pessime. I Radicali avevano insomma ragione quando, scherniti un po’ da tutti, prospettavano il distopico scenario partitocratico. Qui a Buccinasco, invece, ho trovato persone con grande senso civico: queste persone mi hanno chiesto aiuto per dare una svolta ed io ho accettato, sebbene non faccia più politica dal 2006. A differenza della maggior parte dei politici, infatti, io concepisco l’attività politica come un servizio al cittadino. Perciò, terminata la mia attività in Senato, sono tornato a fare l’impiegato: nella fattispecie, ad occuparmi di progetti di disegno virtuale per i giovani. (I giovani) I giovani sono uno dei problemi di Buccinasco: qui per loro non c’è nulla. Quando io avevo 22 anni, da Milano venivo fin qui con i miei amici per andare a divertirmi alla Fagnana, dove ora non è rimasto alcunché. In Italia vige una mentalità che tarpa le ali ai giovani e li costringe a rinunciare ai propri sogni oppure ad emigrare per realizzarli. Brin e Page (entrambi classe ‘73) hanno fondato Google nel 1997, grazie al sistema del venture-capital. I nostri giovani sono così spenti che non hanno più nemmeno lo spirito di contrapposizione generazionale! Dobbiamo creare centri di formazione creativa per i giovani buccinaschesi: nella loro inventiva c’è un potenziale enorme! (La legalità) Altro grave problema è quello della legalità. Questa nasce dalla cultura civica, è frutto di un processo partecipativo di coinvolgimento attivo della cittadinanza. In questo senso la raccolta firme (vedi sopra) mi ha rincuorato: si vede che Buccinasco vuole un’amministrazione diversa e migliore, in vari àmbiti, a cominciare dall’uso dei soldi pubblici. Siamo un Comune poco indebitato, perciò con una gestione oculata dei fondi potremo realizzare tutti gli interventi necessari. (La partecipazione) Studiamo l’Articolo 2 della Costituzione della Repubblica Italiana e ricaviamone la spinta alla partecipazione politica. Comune e cittadini collaborino! Diciamo “no!” all’astensionismo: oggi il 40% degli aventi diritto al voto dichiara di non riconoscersi nell’offerta e, perciò, di non poter votare. Questo è gravissimo! Se gli altri politici seguissero il mio esempio, quello cioè di tornare a lavorare dopo aver fatto il proprio dovere per lo Stato, invece di insediarsi nei vari consigli d’amministrazione, sono certo che l’astensione diminuirebbe. Cominciamo noi di Buccinasco a dare l’esempio all’Italia!». Applausi scroscianti.

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