Prima di legiferare andrebbero ascoltati i cittadini italiani e l’Europa Errante Filippo

Di Filippo Errante – Coalizione Civica Buccinasco

Posso essere contrario allo IUS SOLI…… senza essere tacciato di essere razzista, ma semplicemente avere dei dubbi sull’opportunità, del Ius Soli. Intendiamoci, non sono contrario allo Ius Soli “tout cour”: Sono contrario allo Ius Soli illimitato.

A parte che secondo me non è il problema prioritario dell’Italia, comunque potrei anche essere d’accordo allo Ius Soli per i figli di immigrati “regolari”, che siano residenti in Italia da un certo numero di anni e che studiano in una scuola Italiana.

Sono contrarissimo allo Ius Soli per i figli di chi, senza arte ne parte, cioè da clandestino puro, viene in Italia e partorisce, in malafede, per far avere al figlio una cittadinanza Italiana.

Ricordo che ancora parte dei 400 morti del naufragio di Lampedusa aspettano una degna sepoltura.

Sono vicino al ministro Kyenge e le faccio i migliori auguri di buon lavoro. La sua presenza al Governo è uno dei tratti delle potenzialità e della ricchezza della Società Italiana, lei rappresenta nei fatti un modello di integrazione compiuta. Le cose che ha detto sul tema dell’integrazione e dei diritti, sono tali da poter qualificare una politica e farci uscire dal clima plumbeo e xenofobo che ha caratterizzato la legislazione e gli interventi degli anni scorsi.

Sullo Ius Soli io porrei delle regole: Il pericolo è che il nostro Paese si trasformi in tante cittadine che vengono a partorire in Italia pur di avere la cittadinanza. Bisogna stare attenti. Lo dice anche il Presidente del Senato Pietro Grasso, ai microfoni di Radio anch’io, dove osserva: “Io sono per uno Ius Soli temperato dallo ius culturae, con alcuni requisiti: il soggiorno di un genitore da almeno 5 anni, per esempio, o che il minore frequenti la scuola”.

Sarà forse perchè siamo Siciliani entrambi, ma la pensiamo alla stessa maniera!!!!!!!!

Io credo innanzitutto che il messaggio lanciato dal Ministro Kyenge sia troppo limitato al solo aspetto dello ius soli. Sarebbe un’iniziativa che non andrebbe a coprire tutte le problematiche della cittadinanza che comprende anche la questione adulti, apolidi, cittadini comunitari. Ci sono infatti molte fattispecie non contemplate nello ius soli che tra l’altro ha provocato critiche e reazioni molto forti da parte di molte componenti politiche. In parlamento ci sono già nove proposte di legge annunciate e otto stampate, tra le quali anche una del Pd a firma Bersani, Speranza e della stessa Kyenge come deputata. E allora partiamo da queste proposte che contemplano le varie fattispecie. Un ddl su un unico elemento potrebbe non ottenere un consenso così largo come io auspico.

Questa regola può naturalmente essere cambiata, ma solo attraverso un referendum nel quale si spiegano gli effetti di uno ius soli dalla nascita. Una decisione che può cambiare nel tempo la geografia del Paese non può essere lasciata a un gruppetto di parlamentari e di politici in campagna elettorale permanente. Inoltre, ancor prima del referendum, lo ius soli dovrebbe essere materia di discussione e di concertazione con gli Stati della UE. Chi entra in Italia, infatti, entra in Europa.

La mia non vuole essere una giustificazione, non ne devo,  per la non partecipazione al dibattito e al voto  in aula, nella seduta del Consiglio Comunale del 07/11/2013, con la non condivisione dell’ordine del giorno presentato dai colleghi Consiglieri di Maggioranza e dal collega Consigliere Senatore Fiorello Cortiana, che avrei votato senza alcun  problema se tutto fosse stato risolvibile a Buccinasco.

Sono arci convinto che offrire la cittadinanza onoraria ai bambini nati e residente a Buccinasco è compiere un gesto simbolico ma significativo, pur se privo di valore giuridico legale.

Ma mi rimangono tanti dubbi. Ma siamo certi che il riconoscimento della cittadinanza ai bambini può agevolare un  percorso di integrazione reale dove poter vedere affermata l’idea di una comunità unica e Plurale? In cui le diversità culturali e religiose siano una ricchezza e non un problema ?