ELEZIONI EUROPEE 2014

Intervista all’Europarlamentare On. Patrizia Toia

Secondo Patrizia Toia l’Italia dovrà imparare a valorizzare a pieno le ingenti risorse messe a disposizione da Bruxelles Pietro Naj-Oleari_PatriziaToia

C’è molto scontento verso l’Europa. Come dobbiamo affrontare queste elezioni ?

«Purtroppo ognuno di noi cerca di trovare un colpevole per questa crisi economica e molti, come stratagemma elettorale, tendono a dare la colpa all’Europa, ma non è questa la realtà. Oggi dobbiamo fare un passo in avanti e non due indietro, come molti ci vogliono far credere. E’ vero ci sono state delle oggettive difficoltà in questi anni nell’affrontare sfide cruciali come l’ ‘immigrazione, la crisi economica e le diseguaglianze sociali ma nonostante tutto i meriti dell’ Europa sono indiscutibili ma purtroppo il più delle volte vengono dati per scontato. Sono convinta che l’esperienza e il lavoro costante a Bruxelles possano essere una buona consigliera per fare ottenere dei risultati. Non è cancellando l’Europa che miglioreranno le cose, ma dandole la forza che serve per affrontare questioni globali».

Certo, ma i nostri lettori chiedono molta concretezza…

«E farò un esempio concreto. Io sono nata e cresciuta in provincia di Milano, come molti dei vostri lettori, e so che grande occasione può darci oggi l’Europa delle grandi metropoli rispetto alla nascita della città metropolitana. Non voglio soffermarmi solo su Expo2015, che sarà un’occasione da non mancare, ma su ciò che resterà dopo, della struttura di una provincia che sarà città. Un’area metropolitana forte potrà essere un soggetto protagonista, anche diretto, nell’utilizzo dei fondi europei per lo sviluppo dei territori e dell’occupazione. Questo accadrà solo valorizzando quelle zone, come il sud ovest di Milano, che alla metropoli, fino ad ora, hanno dato grandi valori aggiunti, come le aree commerciali, senza ricevere in cambio un’adeguata dotazione di servizi. Ecco, l’Europa, come su molti altri temi, anche su questo può aiutarci con la sua esperienza, accompagnando la crescita del Paese con azioni ormai sperimentate al pari delle vere aree metropolitane europee».

Ma, se l’Europa è una opportunità, perché genera tanto malcontento ? 

«Perché fino ad ora l’Italia non ha saputo valorizzare appieno le ingenti risorse messe a disposizione da Bruxelles perché carenti nella fase di progettazione e poco attivi in quella ascendente di programmazione dei fondi europei. Ad ora noi percepiamo solo i no dell’Europa perché molti politici amano dare la colpa ad altri e non assumersela in prima persona. Se poi questi ‘altri’ sono a Bruxelles e’ ancora più comodo e a volte questo seve a nascondere le pecche di alcuni partiti delle nostre Regioni del Nord. Io ho una certa esperienza e so che l’Italia ha bisogno di farsi valere in Europa, ma non è picchiando i pugni. Non ci occorrono persone che vanno la’ solo a lamentarsi o a fare spettacolo, non serve a nulla essere oggi euroscettici per motivi elettorali. Occorrono invece persone che vanno a combattere con competenza e dedizione per far valere i nostri interessi nazionali. Non e’ utile nessuno che si lamenta e basta, ma servono persone che hanno voglia di lavorare. Come in questi anni credo di aver fatto e come nei prossimi sarà ancora più importante fare».

 

Di Eleonora Ballatori