Washington e Bruxelles non possono attendere oltre

Putin molto recentemente è stato chiarissimo ed ha affermato, rivolgendosi sia a Zelensky quanto ai leaders occidentali, che la Russia non ha fretta, disponendo comunque delle risorse per andare avanti, affermando con arroganza che il ritmo della guerra non sarà spezzato da tregue e neanche da un breve cessate il fuoco. Il dittatore sovietico intende sconfiggere per sfinimento militare, ma anche politico e psicologico, la resistenza Ucraina e l’intero Occidente. Fonti NATO segnalano che i russi si preparerebbero ad ammassare migliaia di soldati e mezzi militari sul confine orientale dell’Ucraina per aprire un altro fronte.

Nell’Occidente intero su un punto si è d’accordo: Non si può attendere oltre. Si ha la convinzione che l’esercito ucraino potrà reggere l’armata bolscevica per non più di due mesi.

Borrelli, alto rappresentante per la politica estera e la sicurezza comune dell’Unione Europea, ha affermato che “la guerra si deciderà in Primavera al massimo entro l’estate”. Ci si chiede cosa potrebbe succedere se Trump dovesse tornare alla Casa Bianca. Ma il dubbio rischia di diventare futile. Se il Donald vincesse le elezioni del prossimo novembre si insedierebbe nello “Studio Ovale” il 20 gennaio 2025. Un periodo molto lungo e senza armi insostenibile per gli ucraini. Il senso di urgenza è particolarmente forte a Washington.  Biden sta infatti insistendo fortemente per sbloccare il pacchetto di aiuti di 60 miliardi di dollari ancora fermo al Congresso per la resistenza dei parlamentari trumpiani che con il loro comportamento hanno fatto un gran favore a Putin guarda caso nemico degli USA. Donald qualche risposta al suo volgare comportamento dovrebbe pur darla.

In Europa, il Presidente francese Macron, non ha escluso l’invio di militari europei in Ucraina. Ipotesi bocciata dai rappresentanti delle altre nazioni europee. Certamente il Presidente francese voleva dare una scossa all’Europa. Attualmente, la priorità per gli Ucraini sono le munizioni, proiettili per l’artiglieria ed USA ed Europa si stanno attivando per rifornire l’Ucraina di tali materiali.

La situazione si aggrava di giorno in giorno ma con il Putin dittatore della Russia non sembra esserci alcun spazio per il negoziato. Americani ed Europei sono chiamati per dare concretezza al definitivo intervento costringendo l’uomo di Mosca a deporre le armi.

L’impotenza della super potenza USA, è inutile negarlo, rende il mondo più pericoloso, non più pacifico.

Di Salvatore Randazzo