Il dirigente professionista sarà il nuovo d.g. gialloblu

In vista della prossima stagione la Naviglio Trezzano vuole fare le cose in grande per tentare di migliorare il già ottimo quinto posto ottenuto quest’anno e lottare costantemente per le prime posizioni della classifica. Per tentare di fare il fatidico salto di qualità la Società ha deciso di puntare su un dirigente di sicuro affidamento, qual è Riccardo Guffanti, da anni ormai tra i professionisti, e attualmente in forza all’Udinese, per ricoprire il ruolo di direttore generale. Nel corso della sua carriera Guffanti ha avuto molteplici esperienze sia nel campo dilettantistico, sia in quello professionistico.
Qual è il percorso che l’ha portata fino ad una società di serie A come l’Udinese?
«Ho mosso i primi passi da dirigente anni ’80 nel settore giovanile del Monza avendo come maestro uno dei direttori sportivi più stimati del calcio italiano come Beppe Marotta, che mi ha instradato in questo difficile lavoro. Poi è stata la volta del settore giovanile del Milan, che è stato molto importante per acquisire la professionalità necessaria. Anche i dilettanti hanno avuto la loro parte visto che ho ricoperto la carica di direttore sportivo nell’Enotria per quattro anni. Stesso incarico poi a livello professionistico nella Pro Patria, esperienza durata parecchio tempo, mentre più breve è stata quella nella Massese. Da qualche tempo faccio parte di un ristretto gruppo di dirigenti che si occupa di scovare i talenti in giro per il Mondo per conto dell’Udinese».
Come mai la scelta di entrare nei quadri dirigenziali della Naviglio Trezzano?
«L’amicizia che mi lega al Presidente Costantino Sessa è stata sicuramente una motivazione sufficiente per operare questa scelta. Appena mi è stata fatta la proposta e avendo conosciuto anche Silvio Ferri, altri componenti del direttivo e altri dirigenti, non ho avuto dubbi. Penso di poter portare un bagaglio di esperienza utile per tentare di migliorare una situazione già molto positiva. La mia presenza non vuole comunque modificare una struttura societaria che funziona alla perfezione, con i risultati di questa stagione a testimoniarlo. Tenterò di migliorare alcune situazioni e di dare qualche consiglio sul mercato per consentire alla Naviglio di poter fare un ulteriore passo in avanti. Sono convinto comunque che la squadra già ora rappresenti un fiore all’occhiello per Trezzano e per tutto il sud ovest milanese. Qualcosa però deve sicuramente migliorare anche a livello di Istituzioni».
In che modo la politica e l’Amministrazione locale può aiutare la società?
«In tutte le mie esperienze passate ho potuto osservare quanto sia necessaria una giusta collaborazione tra Amministrazione e realtà sportive locali perché si possa svolgere un buon lavoro. A Trezzano questo aspetto potrebbe essere migliorato con una maggiore presenza delle Istituzioni soprattutto in alcuni aspetti della gestione dell’impianto sportivo e dei tanti altri oneri (utenze) che la Società sportiva sostiene. E’ evidente come tali Associazioni sportive svolgono una funzione prettamente sociale consentendo ai giovani di vivere in modo sano, equilibrato, assicurando la crescita sportiva dei giovani. Tale funzione sociale, che per tanti versi è simile a quella che le Onlus svolgono per assistere ammalati ed anziani, non può non essere presa nella dovuta considerazione da parte dell’Amministrazione comunale, intervenendo in modo concreto per assicurare lo sviluppo delle predette Associazioni, per permettere loro di svolgere un’attività che consenta aggregazione, integrazione e miglioramento del tessuto sociale in tutte le sue componenti. Un contributo da parte dell’Ente comunale è, per i motivi di cui sopra, in linea con le funzioni di detto ente e siamo certi che l’Amministrazione trezzanese verrà in contro nei modi dovuti alla Naviglio Trezzano. Io terrei a precisare che le Società sportive, a questi livelli, i soldi li spendono e non li guadagnano come si potrebbe pensare; infatti i ragazzi che svolgono le attività sportive, pagano solamente l’abbigliamento sportivo, ma le Società non hanno alcun tipo di guadagno e grazie agli sforzi degli sponsor, ed alle risorse messe a disposizione dai dirigenti, vanno avanti, con molta difficoltà, con la propria attività sportiva.

E’ bene precisare che la Naviglio Trezzano, che opera nel sociale, così come detto senza scopo di lucro, muove almeno un centinaio di persone tra i vari volontari che gravitano in Società e oltre duecento famiglie solamente per gli iscritti. La Naviglio, inoltre, oltre che nell’ambito sportivo, è impegnata anche nel divertimento a 360 gradi dei propri atleti. Durante l’anno, infatti, vengono organizzate feste, buffet e a Natale viene montato sui propri cambi “il Circo”, il tutto senza alcun aiuto, ma con i propri sponsors e le proprie risorse economiche. Spero che in futuro possa esserci una più fruttuosa collaborazione da parte dell’Amministrazione, verso un gruppo di persone che ha sempre investito risorse proprie per dare lustro e servizi sociali ad una realtà ormai orgoglio di tutti i trezzanesi».
Gianluca Cagnoli

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