Dal 1992 il Comune di Assago, per festeggiare i bimbi e le bimbe nati ogni anno, ha celebrato la “Festa dell’Albero” piantando un albero per ciascuno di loro come omaggio alla vita e alla crescita della nostra Comunità

La messa a dimora di un albero per ogni nato vuole essere un primo gesto per la sensibilizzazione verso il rispetto e la cura della natura. Un compito che ogni persona dovrebbe sentire come proprio. La legge n. 113/92 prevedeva proprio questo impegno che dal 2013 è, formalmente, obbligatorio solo per i Comuni con popolazione superiore a 15.000 abitanti; tuttavia, il Comune di Assago, ha fortemente voluto proseguire in questa particolare forma di accoglienza dei nuovi nati impegnandosi a mantenere questo prezioso dono a tutti i nuovi nati. Come ci ha dichiarato un entusiasta Mario Burgazzi, Assessore all’Ambiente del Comune di Assago, «grazie a questa iniziativa, dal lontano 1992 ad oggi sono stati piantumati ben 2.150 alberi. Sono molti e corrispondono a circa 300 alberi in più ogni Kmq, una vera foresta urbana nel nostro territorio, solo grazie alla Festa dell’Albero».
Oltre al valore dell’accoglienza, ogni albero piantumato ha contribuito sensibilmente a migliorare l’ambiente in cui viviamo. Molti studi, infatti, dimostrano che gli alberi in centri urbani possono ridurre le concentrazioni di CO2 atmosferica anche influenzando l’uso di energia. Infatti, quando gli alberi sono collocati vicino alle abitazioni, intervengono sui consumi di energia attraverso l’ombreggiamento, grazie agli effetti di mitigazione del microclima, contribuendo concretamente a mantenere le città più fresche in estate e più tiepide in inverno, “bloccando” i venti. Attraverso il processo di fotosintesi, l’albero sottrae naturalmente CO2 dall’atmosfera, dove questa si accumula a causa di numerosi e svariati processi operati dall’uomo. Questa cattura è quindi positiva, dato che la CO2 viene sottratta all’atmosfera dove altrimenti – accumulandosi – si comporterebbe come una sorta di “coperta” aumentando l’effetto serra e riscaldando così ulteriormente il clima terrestre. Anche il Protocollo di Kyoto prevede espressamente l’assorbimento forestale quale attività di mitigazione climatica, complementare ed integrativa alla riduzione delle emissioni “alla fonte”: aumentando il numero di alberi è possibile accrescere lo stock di carbonio immobilizzato nella biomassa vegetale, sequestrandolo rispetto al comparto atmosferico. Il calcolo scientifico sulla quantità di CO2 assorbita da un albero è decisamente molto complesso poiché le componenti che determinano questa funzione sono moltissime ma, semplificando molto e ipotizzando di parlare di una pianta (quale una essenza arborea di alto fusto), in clima temperato situata in città (quindi un contesto di stress ambientali più elevati rispetto ad un contesto naturale), possiamo pensare che l’albero stesso possa assorbire tra i 10 ed i 20 kg CO2/anno, dentro un ciclo di accrescimento che (mediamente) raggiunge il suo massimo in un range temporale compreso tra i 20 ed i 40 anni. E’ possibile pertanto calcolare anche solo in modo approssimato il beneficio dato dagli alberi dei bambini in termini di assorbimento di CO2 nel nostro territorio ed i numeri sono molto interessanti.
In conclusione, l’Assessore Burgazzi, ha voluto ribadire: «Ad oggi, grazie all’iniziativa “Festa dell’Albero” si stima che il territorio di Assago può contare su un assorbimento anno di circa 28 T di anidride carbonica CO2! Un dato estremamente interessante considerato che questo aspetto positivo accompagna contemporaneamente la qualità della vita e il costante miglioramento del paesaggio urbano. La cosa importante che vorrei sottolineare – ha concluso Burgazzi – è che il Comune di Assago per il 24° consecutivo ha attuato questa legge; siamo, infatti, l’unico Comune in Italia che detiene questo record assoluto».

Di Dario Mernone