Nota molto negativa per gli USA: Il Presidente Trump ammette di essere indagato per “ostruzione della giustizia”

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Di Salvatore Randazzo

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I tassi d’interesse negli USA tornano sopra l’1%. Per la seconda volta la Federal Reserve nel 2017 effettua il predetto rialzo ed è questo un segnale di fiducia sullo stato di salute dell’economia degli Stati Uniti che continua a crescere, con un ulteriore rafforzamento del mercato del lavoro. Janet Yellen ha confermato che ci sarà un terzo aumento entro la fine del 2017 se l’economia migliorerà ancora come previsto. La FED ridurrà poco a poco gli asset in suo possesso, riducendo l’ammontare reinvestito di quanto viene incassato quando i bond giungono a maturazione. Yellen ha dichiarato che il rialzo dei tassi riflette i progressi che l’economia ha fatto e che ci si attende faccia ancora verso la piena occupazione e la stabilità dei prezzi dell’Economia. Il tasso dei senza lavoro negli USA è ora al 4,3%, mentre l’inflazione è all’1,6% e si ritiene che a breve si stabilizzerà intorno al 2%. Anche il PIL è in crescita del 2,2%. Al contrario dell’Economia, negli USA proprio il Presidente Trump non naviga in sicure acque. L’ipotesi di “ostruzione alla giustizia” nei suoi confronti si è rafforzata dopo il licenziamento, da Trump effettuato, del Capo della FBY James Comey, che indagava sul “russiangate”. Proprio Comey ha già testimoniato l’8 giugno, davanti al Congresso, sostenendo che Trump gli chiese di sospendere l’indagine su Flyinn, ex Consigliere per la Sicurezza. Licenziato Comey è stato nominato Mueller procuratore speciale per coordinare l’inchiesta sulle interferenze russe nelle elezioni USA. Mosca è accusata di avere interferito a favore di Trump nelle elezioni americane e di sostenere il regime criminale di Assad in Siria. Il predetto Coordinatore Speciale ha molto recentemente convocato due super capi dell’intelligence, che avrebbero già offerto piena disponibilità, per sapere se veramente Trump ha “ostruito la giustizia”, una accusa che aprirebbe la strada dell’impeachment. Il Presidente Trump, infatti, avrebbe sollecitato proprio ai due convocati, precedentemente, di convincere il collega della FBY, Comey, a “fermarsi” e cioè ad insabbiare l’inchiesta sulla Russia. Il Presidente Trump non può non essere preso in considerazione dagli USA e dal Mondo, sic et simpliciter, per i fatti che lo legano al “russiangate” ed entrambi le parti al riguardo certamente ne seguiranno gli sviluppi futuri. Donald Trump in questo momento però c’è ed opera e non ci si può non concentrare sulla sua attività. E’ possibile che l’economia degli Stati Uniti crescerà di un altro 3% per qualche anno ancora se Trump taglierà le tasse alle imprese e darà il via ad un programma di un corposo programma di lavori pubblici e tali risultati consentirebbero ai repubblicani di non perdere le elezioni di mid term nel 2018 e di mantenere la maggioranza al Congresso. Non bisogna dimenticare inoltre che Trump ha messo in moto processi politici in Corea del Nord, in Cina, nei confronti dell’Iran, nella lotta all’Isis, nella Nato, nei rapporti con il Messico e Canada, nella politica dell’ambiente dell’intero Pianeta. Operazioni, tutte quelle di cui sopra, avviate dall’inquilino della Casa Bianca che potrebbero sortire esiti positivi e negativi. Il Presidente USA dunque ha messo troppa carne al fuoco per essere giudicato solo per il “russiangate”. I tempi che verranno ci diranno dunque molto di più, sperando sempre che nessuno debba pentirsi di avergli “dato” i locali della Casa Bianca in affitto.

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