Abbiamo presentato un’interrogazione in Consiglio regionale per chiarire la situazione delle case Aler, dato che sono sempre di più le occupazioni abusive e le presenze di cittadini stranieri a scapito di quelli italiani

«La risposta che mi è stata data in aula è davvero sconfortante per chi crede che negli alloggi popolari debbano andare prima i nostri connazionali. Negli ultimi 4 anni tutte le Aler hanno visto aumentare il numero di assegnazioni a extracomunitari: a Milano e provincia sono il 46% del totale, a Bergamo il 45%, a Brescia-Cremona-Mantova il 49% e a Varese il 37%. Insomma, le case costruite con i fondi Gescal dagli italiani vanno per metà a stranieri, per buona pace dei 23mila milanesi sono in attesa di un appartamento. I dati poi comunicati in Consiglio Regionale in merito alle occupazioni abusive confermano che a Milano e provincia c’è un fenomeno incontrollato, un vero assalto a forte apache. Siamo quasi a quota 4mila occupazioni abusive (per l’esattezza 3887), principalmente ottenute per effrazione (2653). Parliamo di appartamenti che dovrebbero andare alle persone regolarmente in lista di attesa e che invece vengono prese da chi non ne ha diritto. Chi urlava quindi allo scandalo per il nuovo regolamento Aler riguardante le assegnazioni – che andrebbe a favorire i residenti in Lombardia – dovrebbe riflettere su questi numeri. Ricordiamo che è stato recentemente approvato in V Commissione regionale il Regolamento delle assegnazioni dei servizi abitativi pubblici. “Prima gli italiani”: per questo Fratelli d’Italia si è battuta, per il premio di residenzialità e per l’obbligo di presentare un documento che attesti che i cittadini extracomunitari che chiedono la casa Aler non possiedano altri appartamenti nei Paesi d’origine. Siamo ormai di fronte ad un razzismo al contrario e se qualcuno si dovesse sentire discriminato nella gestione delle assegnazioni degli alloggi, questi dovrebbero essere gli italiani»!

Riccardo De Corato, capogruppo di Fdi in Regione Lombardia