È tornato il pranzo di solidarietà, organizzato dalla signora Rita Pugliese, per aiutare la ricerca a sconfiggere questa grave malattia genetica

Dopo tre anni di pausa, domenica 6 novembre è tornato presso il Salone del Centro Parrocchiale Sant’Ambrogio di Trezzano sul Naviglio il pranzo di solidarietà per la lotta contro la fibrosi cistica. La festa, organizzata come sempre dalla signora Rita Pugliese, ha come scopo quello di aiutare la ricerca a sconfiggere quella che è la malattia genetica grave più diffusa in Italia. Patologia, causata da un gene modificato, che viene trasmessa ai figli da genitori portatori sani. La fibrosi cistica porta chi ne soffre ad avere secrezioni molto dense. Può provocare ostruzione dei bronchi con lesioni polmonari, così come può portare a occlusioni intestinali e atrofizzazione del pancreas.

Alla festa hanno partecipato circa 150 persone e come negli anni precedenti si è tenuta una lotteria a premi, il cui ricavato è stato devoluto in beneficenza alla Fondazione per la Ricerca sulla Fibrosi Cistica Onlus. La signora Rita, che ha perso suo figlio a causa di questa grave patologia, dopo la sosta forzata causa pandemia è tornata a organizzare questo pranzo di solidarietà e come sempre la risposta di amici e concittadini è stata forte.

Intervenuta sul palco, la signora Rita ha ringraziato tutti coloro che hanno partecipato, il Centro Parrocchiale e l’Amministrazione del Comune di Trezzano sul Naviglio, rappresentata dal Sindaco Fabio Bottero, che ha anche lui ringraziato i presenti. Oltre ad alcuni ragazzi che stanno lottando dal primo giorno con la fibrosi cistica, hanno parlato due persone che continuano a dedicare la propria vita alla ricerca per trovare una cura per ogni paziente come Ermanno Rizzi, responsabile della gestione bandi e progetti di ricerca della Fondazione per la Ricerca sulla Fibrosi Cistica, e Cristina Cigana, ricercatrice dell’Unità Infezioni e Fibrosi Cistica all’Ospedale San Raffaele di Milano.

I due hanno parlato dei progressi fatti negli ultimi anni e dei progetti su cui stanno lavorando in questo periodo. Ogni anno c’è un bando di selezione, dove tra circa 50-60 domande vengono scelti i progetti strategici da mandare avanti. In questo momento ce ne sono attivi tre: il primo è “Molecole 3.0”, dove si cercano le nuove molecole attive per recuperare la funzionalità di Cftr, il gene modificato che causa la malattia; quindi, il progetto “1 su 30”, cioè le probabilità di avere un portatore sano, che serve per sensibilizzare sempre più l’opinione pubblica sulla patologia; infine, il progetto “Effetto Kaftrio”, sul farmaco somministrato a chi ha un’infezione polmonare grave e a chi è in attesa di trapianto.

Dopo la lotteria a premi, la festa si è chiusa con i nuovi ringraziamenti della signora Rita a coloro che hanno partecipato all’evento. Il ricavato è stato devoluto alla Fondazione per la Ricerca sulla Fibrosi Cistica Onlus per contribuire ai progetti di ricerca attivi nella lotta contro questa grave patologia. Perché la battaglia deve continuare. I pazienti e le loro famiglie non vedono l’ora che la fibrosi cistica venga sconfitta una volta per tutte.

di Luca Palladino