La Minoranza è allo sfascio totale e l’Italia paga il prezzo di una classe politica non all’altezza 

La Maggioranza è incline a distinguersi al proprio interno su tutto con alleati in cerca di visibilità e Palazzo Chigi è costretto a rincorrere ed a tamponare.

Recentemente una infelice battuta di un Sottosegretario dei Fratelli d’Italia, sul fatto che nulla proverebbe l’efficacia dei vaccini contro il Covid, ha creato un vero casino, per non parlare della brutta figura che si registra quando la Maggioranza parla di immigrazione, di canone Rai, di rapporti con Nato e UE e l’aspetto un po’ sconcertante è che, in alcuni casi, gli smarcamenti appaiono cercati come se si stesse in parallelo con il Governo e contro e le scorie delle polemiche postelettorali fossero ancora da smaltire.

Si assiste a sconfinamenti ministeriali che espongono il Governo ad interventi continui. Può accadere che la Lega, affermi la compattezza granitica della destra contro la Francia, in materia di immigrazione, mentre la Premier d’intesa con il Capo dello Stato cerca di abbassare i toni, in questo assecondata dal Ministro degli Esteri e da FI che si augura un incontro chiarificatore con il Presidente francese. Così la Capo Gruppo di FI al Senato si augura che il Governo, sull’efficacia della campagna vaccinale, parli con una voce sola. E’, tale comportamento, come uno stillicidio che non provocherà scossoni fino a quando le opposizioni saranno inesistenti, ciò se il vuoto non durerà all’infinito ed a quel punto l’esecutivo potrebbe rischiare di andare in cortocircuito.

Al Governo giova invece serenità e lungimiranza per fare in modo che la Legge di Bilancio venga approvata perché il Paese ha bisogno di andare avanti. Se il Governo saprà fare tesoro, prendendo quanto di buono Draghi ha seminato con la sua competenza e credibilità, il cammino del nuovo Governo sarà più sicuro. E bisogna dare atto a Meloni che quel sistema vuole rispettare; infatti ha dichiarato che ogni misura dovrà essere presentata solo se avrà una adeguata copertura finanziaria. Alcune proposte estemporanee, infatti, sono nate e finite nello spazio di poche ore a conferma che la tentazione di perseguire una strategia elettorale senza elezioni in vista è un virus da cui bisogna liberarsi. Certo il gradualismo con il quale Meloni ha deciso di affrontare il provvedimento controverso come il grillino reddito di cittadinanza è il segnale di consapevolezza del momento difficile del Paese. Così come la cautela con la quale si muove sulle pensioni, e sulla riduzione delle tasse, è necessaria anche se scontenta il resto della maggioranza e però è inevitabile.

I primi passi non hanno aiutato il Governo. Alcune forzature in materia di immigrazione hanno avuto l’effetto di fare apparire l’Italia più isolata. Basta registrare l’effetto sovranista della Francia sugli immigrati arrivati lì, perché non erano stati fatti sbarcare da noi. E però la zavorra iniziale può preludere ad un miglioramento se c’è voglia di imparare dagli errori.

Certo è da augurarsi che al di là delle convulsioni delle opposizioni Salvini e Berlusconi, si convincano una volta per tutte che una fase va archiviata. Contare sul logoramento della Premier sarebbe una strategia pericolosa.

Il Paese non permetterebbe, ad una maggioranza politica alla quale il 25 settembre ha consegnato un mandato da rispettare, che lo stesso, dall’atteggiamento inconcludente di tale forze, venga tradito.

Di Salvatore Randazzo