Il Pdl perde due consiglieri e Russo (Pd) si dimette
Intanto passano i piani per via Tintoretto e per la Corte Salterio

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di Luca Gariboldi

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Il Consiglio Comunale di Trezzano del 20 settembre, ancor prima di iniziare la discussione del primo punto in programma, ha visto prendere la parola al Consigliere Amato che, tessera in mano, ha dichiarato la propria uscita dal gruppo cittadino del Pdl. Pur continuando a riconoscersi a livello nazionale negli ideali del partito fondato da Berlusconi, ha dichiarato che «il Pdl a Trezzano non c’è, è qualche cosa di astratto, non ci sono nemmeno sede e struttura». Ha poi domandato «io che sono Presidente della Commissione Servizi Sociali, come faccio a dare spiegazioni, come mi giustifico?» e rivolgendosi a Tomasino lo ha infine esortato a «giustificarsi davanti tutta Trezzano». F. Russomanno ha quindi preso la parola unendosi alle critiche di Amato «voglio ribadire solo una parola: coerenza» spiegando che «ora non ci sono più le condizioni dell’inizio, le linee programmatiche sono diventate solo carta. Fumo e niente arrosto». Con toni concitati si è rivolto prima a tutta la Giunta dichiarandone l’inconsistenza «non abbiamo più chi ci governa, ma persone che provano a mettere in piedi una qualche cosa» e poi direttamente al Primo Cittadino «lei è una persona che gioca a fare il Sindaco, e per questo non è più possibile rispettarla». Poi lo stesso Consigliere Russomanno, rivolgendosi al primo cittadino, ha dichiarato: «Il suo problema è che dovrà dare spiegazioni a tutta Trezzano di quello che ha fatto in un anno e mezzo, e cioè niente»! Infine, Russomanno, ha concluso con «non sarà lei e il suo perbenismo apparente a toglierci le radici e la nostra storia politica». Con la dichiarazione «il Pdl cittadino non ci rappresenta e quindi da oggi il nostro voto sarà a sostegno solo di atti concreti per il bene di Trezzano e dei trezzanesi» è dunque nato un nuovo gruppo.

Qualche minuto e il Consigliere di opposizione Nino Russo (Pd) ha rassegnato le proprie dimissioni da Presidente della Commissione Politiche Finanziarie e Bilancio per «l’ennesimo atto antidemocratico e discriminatorio nei confronti degli organi di rappresentanza e di controllo». Il riferimento è alle anomale scelte dei rappresentati della Commissione per la nomina dei giudici popolari nella quale, dopo l’entrata di Trezzano Oltre in maggioranza, non sembra più esserci posto per alcun membro dell’opposizione. Un sintomo, secondo il Consigliere Russo, della mancanza di democrazia e di rispetto delle parti che questa Giunta protrae dal suo insediamento.
Il Consiglio è quindi continuato con la presentazione dei piani di intervento per Via Tintoretto e per la Corte Salterio, con una polemica riguardante le tempistiche di urgenza utilizzate dal Sindaco e il loro rifiuto da parte del gruppo di “dissidenti”. «Il rispetto del patto di stabilità dipende anche dalle entrate derivanti di piani di via Tintoretto e della Corte Salterio» ha dichiarato il Sindaco «cercare di fare ostruzione è soltanto sintomo di una visione miope che non bada al bene di Trezzano». Ha quindi ribadito come i piani in questione siano opere di riqualificazione positive e soprattutto necessarie per le stesse strutture e anche l’opposizione si è trovata concorde nel riconoscere la situazione emergenziale. Il parere per i progetti, però, non è stato positivo. La domanda principale, esposta in particolar modo dal Capogruppo del Pd Damiani, è relativa la motivazione del totale disinteresse nei confronti del Pgt. Il Piano di Governo del Territorio è nato con l’idea di concepire ogni Comune in senso unitario e di progettare il suo sviluppo in una visione di totalità evitando interventi “a spot” su singole problematiche. «Come siamo messi con il Pgt? Ci sono carte e studi in cantiere?» ha domandato Damiani «per ora noi non abbiamo visto nulla, e la cosa ci preoccupa».

Nonostante tutto, i piani sono stati approvati così come l’aumento dei membri delle commissioni, probabilmente a causa del crescere delle fazioni politiche al governo della nostra città. Gli avvenimenti sopra descritti, con l’uscita di due Consiglieri Comunali, hanno scosso non poco gli equilibri dell’Amministrazione e le ripercussioni di tali atti si faranno sicuramente sentire nel prossimo futuro. Resta intanto gravissima la situazione per la Giunta Tomasino che, attualmente, si regge praticamente sul voto di Trezzano Oltre, lista civica passata dall’opposizione alla maggioranza dopo poco più di un anno dalle elezioni.

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