Osteoporosi, “la malattia silenziosa”

In Humanitas visite gratuite per valutare il rischio osteoporosi, consigli utili sull’alimentazione e una lezione di ginnastica per prevenire la malattia che colpisce più frequentemente le donne al di sopra dei 50 anni

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di Selene Lentini

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Giovedì 20 ottobre 2011, in occasione della Giornata Mondiale dell’Osteoporosi, l’Istituto Clinico Humanitas di Rozzano ha dedicato una giornata di prevenzione alle donne con la possibilità di effettuare gratuitamente un test di valutazione del rischio e una visita in collaborazione con l’équipe della prof.ssa Bianca Marasini, responsabile di Reumatologia.
Durante la mattina, inoltre, la dott.ssa Manuela Pastore, dietista di Humanitas, ha dato consigli utili sull’alimentazione per prevenire il rischio osteoporosi e la fisioterapista Daniela Vernazza ha tenuto una lezione di ginnastica pensata per mantenersi in forma a tutte le età.
L’iniziativa ha suscitato entusiasmo da parte delle pazienti, felici di poter approfondire sotto diversi aspetti una malattia già conosciuta.

L’osteoporosi si presenta in genere nel periodo successivo alla menopausa, quando la produzione di ormoni estrogeni da parte delle ovaie si interrompe. «La malattia – spiega la prof. Bianca Marasini, responsabile di Reumatologia e docente dell’Università degli Studi di Milano – si sviluppa lentamente e progressivamente, senza manifestare particolari sintomi, motivo per cui è definita “malattia silenziosa”. Il dolore compare perciò solo quando avviene una frattura. Fattori importanti che possono favorire l’insorgere di questa malattia sono, inoltre, l’alimentazione, la sedentarietà e il peso non in regola. Una dieta ricca di calcio e vitamina D e almeno 30 minuti di attività fisica al giorno, possono perciò essere utili per contrastare il rischio osteoporosi. Per diagnosticare la malattia si ricorre, invece, alla MOC, ossia la misurazione della densità ossea».
L’osteoporosi è considerata la patologia cronica più diffusa che interessa l’apparato scheletrico. É caratterizzata da una progressiva diminuzione della massa ossea con conseguente fragilità e rischio di fratture.

Ad esserne colpite sono soprattutto le donne, la maggior parte delle quali, circa il 45%, manifesta questo disturbo dopo i 70 anni, una percentuale minore, invece, ne soffre già fra i 40 ed i 49 anni.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha identificato l’osteoporosi come una priorità sanitaria a livello mondiale, seconda come frequenza solo alle malattie cardiovascolari.
Per questo motivo è importante informare e fare prevenzione su un tema che riguarda sempre più donne.

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