Intervista a Liana Scundi

C’è un po’ di tensione a Trezzano sul Naviglio: pettegolezzi, rumori di fondo, strumentalizzazioni, domande vere e Liana Scundi (PD), Sindaco da quasi quattro anni non si tira indietro, anzi, e accetta di rispondere a domande che riguardano problemi di cui più si parla in città.
Sindaco Scundi, in queste ultime settimane molti cittadini si sono visti recapitare una multa da 103 euro. Ci può spiegare di cosa si tratta?
«E’ una sanzione dovuta alla mancata dichiarazione ICI. Fino al 2007, infatti, chi comprava casa, oltre a pagare l’imposta era obbligato anche a fare “dichiarazione”, per permettere alle Amministrazioni di avere dati su cui verificare. Trezzano nel 2003 (Giunta di CentroDestra)si diede un regolamento applicativo e decise di stabilire la cifra di 103 euro quale sanzione per la mancata dichiarazione. Nel 2007 il Ministro Bersani emanava un Decreto con il quale veniva data facoltà ai Comuni di estinguere l’obbligo alla “dichiarazione”: nello stesso anno la mia Amministrazione modificava il regolamento, eliminando sia l’obbligo che la sanzione. I bollettini che sono arrivati ora ai cittadini riguardano gli anni precedenti al 2007, antecedenti al Decreto Bersani. La società incaricata dal Comune per il recupero dei crediti ICI ha ritenuto di richiedere il pagamento per gli anni in cui era vigente la vecchia norma. Da parte nostra, il Comune ha chiesto chiarimenti all’Agenzia delle Entrate del Ministero per avere lumi. E’ una vicenda spiacevole specie per chi ha sempre puntualmente versato l’ICI! Mi auguro che la questione si concluda presto, nella chiarezza e nel migliore dei modi».
Negli ultimi giorni si sono sentiti pettegolezzi sulla Società incaricata dal Comune al recupero crediti. A quanto pare dovrebbe al Comune circa 700 mila euro. È vero?
«La cifra mi pare alta, ma ci sono problemi. La Ditta svolge questo servizio da molti anni ed ha sempre lavorato con efficienza. Come normale in questi casi, il loro compenso è trattenere una percentuale sugli importi riscossi. Nel 2008 abbiamo rinnovato il contratto, ma a novembre la società ha cambiato denominazione e ragione sociale. Il contratto prevedeva una fideiussione, cioè una garanzia sui soldi; ora il Comune ha chiesto una ulteriore fideiussione ed il versamento di tutto il denaro di competenza. Per semplificare ed accelerare l’operazione, la Ditta ci ha autorizzato a ricevere direttamente d’ora in poi l’intero versato (anche la loro percentuale)».

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