Il Centro Storico salvato dalla letale ferita che gli volevano assestare.

No a pista ciclabile e interventi dannosi e spazio alla riqualificazione

Finalmente una buona notizia!

L’Attila che da quasi due anni volteggiava su Trezzano con il preciso obiettivo di sferrare una letale ferita al centro storico è stato abbattuto.

Il cervellotico progetto che prevedeva l’eliminazione dei posti auto e una pista ciclabile, anzi un’autostrada per i ciclisti lungo il Naviglio Grande, è stato cancellato dall’amministrazione comunale nello scorso mese di maggio e sostituito con una riqualificazione dell’area che farà perdere ai residenti qualche posto auto ma avrà un duplice vantaggio: rendere più vivibile la zona e valorizzare gli appartamenti.

Una pianificazione, quella fortunatamente cassata, che, se realizzata avrebbe avuto il “pregio” di eliminare i cartelli che vietano il transito dei ciclisti sulle vie Quasimodo e IV Novembre (così anche le decine e decine di ciclisti che sino ad oggi avevano percorso le vie Puccini e B. Croce sarebbero stati autorizzati a transitare su Largo Risorgimento), di aumentare gli investimenti dei pedoni da parte dei velocipedi, di creare più incidenti (era previsto di trasferire il passaggio pedonale che oggi si trova sotto lo stabile di via Indipendenza più o meno nella stessa posizione dal quale era stato spostato dopo un incidente mortale) e di provocare, nelle giornate di sabato e domenica, l’accentramento di centinaia di ciclisti a pochi metri dagli ingressi degli stabili.

Non solo ma erano state previste anche trasformazioni e modifiche su aree di proprietà condominiale senza neppure interpellare i diretti interessati.

Cambiamenti che avrebbero creato un vero e proprio tsunami sull’area Largo Risorgimento-Ponte Gobbo e sulle vie Quasimodo e IV Novembre.

Pur tenendo presente che l’opera veniva realizzata a costo zero in quanto parte integrante degli interventi messi in calendario per Expo, la scorsa primavera, l’Unione dei Comitati di Quartiere, chiese, dalle colonne di questo periodico, se era proprio necessario dar corso ai lavori previsti in quel progetto solo “perché gratis” oppure se non era il caso di trovare soluzioni alternative che evitassero agli abitanti del centro storico di subire quello che venne definito il decisivo colpo di grazia a questa vituperata zona, precisando inoltre che: i cittadini chiedono da anni di poter passeggiare senza pericoli lungo il Naviglio Grande? Le “menti intelligenti” propongono di trasformare le vie Quasimodo e IV Novembre in velodromi.

E aggiunse nel comunicato: siamo giunti al punto che problemi compresi persino dai bambini diventano irraggiungibili da quei signori che si definiscono rappresentanti dei cittadini.

Insomma, l’Unione dei Comitati di Quartiere chiese buon senso perché una scelta sbagliata può compromettere in modo definitivo la vita quotidiana di migliaia di cittadini.

Ed il buon senso è arrivato, ovviamente non da parte dei “geni”, loro ancora nelle scorse settimane pontificavano l’infelice progetto, il buon senso è giunto dal sindaco e dalla giunta municipale che hanno deciso di gettare in un cestino il vecchio progetto e di farne predisporre uno nuovo che puntasse a riqualificare l’area.

Quindi niente pista ciclabile, niente attraversamento pedonale nei pressi del ponte gobbo e niente interventi sulle aree condominiali.

E a dimostrazione che a volte anche in comuni come quello di Trezzano si possono trovare amministratori pubblici che tengono conto delle sollecitazioni dei cittadini, il provvedimento della giunta municipale è stato accompagnato da un comunicato stampa dove tra l’altro si può leggere: sostituzione degli archi parapedonali esistenti con barriere rispondenti all’effettivo sbarramento al passaggio delle biciclette e ancora segnaletica verticale con la dicitura biciclette a mano e conferma che il percorso della pista ciclabile dei navigli resterà quello in essere (via Puccini e via B. Croce).

Da rilevare infine che sindaco e giunta municipale hanno intenzione di andare oltre alla riqualificazione effettuata con i soldi del Consorzio effettuando lungo le vie Quasimodo e IV Novembre ulteriori interventi rivolti alla vivibilità.

E’ quindi il caso di affermare: finalmente dopo decenni le regole sono state approvate ora spetta alla Polizia Municipale farle rispettare e a far porre barriere, scritte e i cartelli all’altezza delle vie Puccini e Donatori del sangue.

Ponte gobbo lavori-compressed